Data di costituzione: 25 settembre 1869
Data di incorporazione: [1927]
L'atto costitutivo della Banca Biellese risale al 25 settembre 1869, quando la banca vede la luce con un capitale di 1.000.000 di lire suddiviso in 10.000 azioni. Nasce con lo scopo dichiarato di "fiancheggiare l'industria e il commercio locali”, due settori economici ancora privi di un adeguato supporto bancario locale. Viene fondata su iniziativa di monsignor Giovanni Pietro Losana, vescovo di Biella, e di Quintino Sella, biellese, personaggio politico tra i più noti del tempo (è più volte ministro delle Finanze). La presidenza è affidata a Giuseppe Venanzio Sella, fratello dello statista. Il capitale sociale è sottoscritto da circa 200 azionisti, a dimostrazione dell'ampio consenso che la banca riceve al momento della sua costituzione. Anche la composizione del primo Consiglio di amministrazione, costituito da quindici membri, testimonia le ambizioni del nuovo istituto. Apre gli sportelli nel 1870 e nel giro di pochi anni arriva a essere il maggiore istituto di credito del Biellese.
La Relazione annuale sul 1879 rileva come la banca stesse superando abbastanza agevolmente la crisi commerciale di quegli anni. In quell'esercizio, l'attivo totale raggiunge la somma di 5.628.962 lire, in sensibile crescita rispetto a solo pochi anni prima (3.270.301 lire al 31.08.1875). I principali impieghi sono rappresentati da effetti in portafoglio (L. 2.149.374) e conti correnti (L. 1.164.256), a fronte di una raccolta in conti correnti pari a circa 3,6 milioni.
In seguito ha probabilmente un andamento piuttosto stazionario, come indicato dal capitale sociale che, nel 1917, è ancora pari a un milione di lire. In quell'anno la banca, con una filiale a Vallemosso, raccoglie depositi per 15,2 milioni. Verso la metà degli anni Venti, la Banca Biellese ha sedi a Torino, Milano, Roma, e succursali a Andorno, Cossato, Pray, Coggiola, Vallemosso e Vercelli.
Viene assorbita nel 1927 dalla Banca Agricola Italiana del finanziare biellese Riccardo Gualino.
Sede legale
Capitale sociale
Forma giuridica
Categoria bancaria
Fonti archivistiche
Fonti bibliografiche
Autore: Enrico Berbenni | Ultima modifica: 14 dicembre 2022