Il Banco della Liguria viene costituito a Genova nel 1905. Si tratta di una società per azioni, con capitale sociale di 20.000.000 di lire e il presidente del Consiglio di amministrazione è Giovanni Battista Figari (1840-1914), che è anche presidente di Eridania. Il Banco della Liguria appare dunque strettamente legato fin dalle sue origini con Eridania (società che nasce nel 1899 a Genova come Eridania Fabbrica di Zuccheri con lo scopo di produrre e commerciare zucchero e prodotti affini). Il controllo di questo istituto rappresenta per Figari uno strumento di vitale importanza per realizzare le sue ardite operazioni finanziarie. Sotto la sua guida il Banco in tempi brevissimi viene a configurarsi come una tra le più importanti banche private del paese. Grazie all'istituto di credito, che già nel 1906 aumenta il capitale a 35 milioni, egli è in grado di orchestrare un vastissimo complesso industriale-finanziario i cui intrecci si articolano praticamente in tutti i settori di attività (alimentari, siderurgiche, chimiche, edili). Il verificarsi della crisi borsistica della seconda metà del 1907, che ha a Genova il suo epicentro, ma che si estende e coivolge tutta l'organizzazione bancario-industriale nazionale, svela il ruolo di primo piano avuto da Figari nel determinare l'ascesa dei corsi negli anni precedenti. Egli viene accusato di aver influenzato a fini esclusivamente speculativi il mercato mobiliare genovese e di aver approfittato della caduta delle quotazioni per giocare al ribasso. Per tale ragione Figari è emarginato dagli ambienti industriali e finanziari italiani. Nella relazione del Consiglio di amministrazione nell'Assemblea di presentazione del bilancio del 1908 si sottolineano le difficoltà che la banca ha subito per la crisi in corso. Nell'aprile 1911 il Banco della Liguria viene assorbito dal Banco di Roma.