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Banca di Credito Popolare di Genova

Genova (GE)

Data di costituzione: 4 settembre 1926

Data di fallimento: 21 maggio 1928

Genova (GE)

La Banca di Credito Popolare viene costituita a Genova il 4 settembre 1926 come società anonima cooperativa. Il capitale sociale è 30.000 lire. Promotore e primo direttore della banca è Edardo Zavatarelli, mentre il presidente è Stefano Canepa. Le operazioni di banca cominciano nel settembre 1926 in un locale in salita San Matteo n. 19/3, poi vi è il trasferimento in piazza Pelliceria n. 7/1 e infine in vico Denagri n. 7. Si tratta di un piccolo istituto di credito che viene dichiarato fallito il 21 maggio 1928. Dalla relazione del curatore fallimentare Gino Colombo si evincono le ragioni del fallimento di questa iniziativa in ambito creditizio: "la pricipale operazione attiva della banca, quella per cui era stata creata, era di procurare credito ai soci mediante lo sconto di effetti cambiari; tale lavoro si sarebbe dovuto limitare naturalmente alle disponibilità della banca; invece essa si impegnò in operazioni di sconto notevoli, stipulando un contratto completamente rovinoso con la ditta Domenico Queiro junior di Genova in forza del quale si impegnava a riscontare presso la ditta tutto il proprio portafoglio fino all’ammontare di 1.250.000”. Questa e altre operazioni poco prudenti mandano in rovina la società a meno di due anni dalla sua costituzione.


Sede legale

  • Genova (GE)

Capitale sociale

  • [4 settembre 1926] 30.000 Lire italiane

Forma giuridica

  • [4 settembre 1926] Società anonima cooperativa

Fonti archivistiche

  • ASBI - Archivio storico Banca d'Italia (Roma)
    Fondo Banca d'Italia, sottofondo Vigilanza (1926-1961)
    pratt., n. 6754, fasc. 2

Autore: Luciano Maffi | Ultima modifica: 23 dicembre 2022