Nell'estate del 1886, per iniziativa di diversi addetti alla locale e celebre industria della ceramica veniva costituita la Banca Cooperativa di Castellamonte. L'obiettivo era soprattutto quello di creare un istituto bancario a sostegno del settore della ceramica che al tempo contava su oltre 200 ceramisti. Negli anni seguenti, sotto le presidenze prima di Giacomo Pollino e di Giuseppe Perotti e poi di Natale Simondi, la banca continuò a operare a supporto dell'economia locale. Nel 1948, per esempio, a fronte della continua crescita dei depositi, la relazione degli amministratori sottolineava "la sempre maggior stima della nostra vecchia e affezionata clientela". Alla fine degli anni Cinquanta, la banca aveva già trasferito la sede da piazza Vittorio Veneto in via P. Educ n. 27. Qualche anno dopo, la relazione che accompagnava il bilancio del 1966 ribadiva l'aiuto fornito "agli operatori economici piccoli e medi" della zona.
Nell'autunno del 1970, la Banca Cooperativa di Castellamonte veniva incorporata dalla Banca Popolare di Novara. A quel tempo, i depositi della banca di Castellamonte ammontavano a un miliardo e mezzo di lire mentre le somme erogate per finanziamenti e prestiti superavano di poco i 500 milioni.