Fu fondato a Calasca (dal 1928 Calasca Castiglione) per volontà del sacerdote Carlo Maria Tonna. Questi era nato a Barzona di Calasca (l'8 febbraio 1741) dove si divise per lungo tempo tra il servizio pastorale e le opere realizzate a beneficio della collettività del paese. Diventato sacerdote fu canonico presso l'Isola di S. Giulio, poi prevosto a Romagnano Sesia e cappellano a Calasca. Sostenne economicamente gli Oratori di Barzona e del Sassello e fu autore di molte opere di beneficenza. Morì a Varallo Sesia nel 1827. Tra le sue molteplici attività meritorie, la più munifica era legata alla fondazione del Monte di Pietà nella parrocchia di Calasca, con rogito 1796, consistente in beni mobili e immobili, poi aumentati da un altro generoso sacerdote calaschese, il cappellano don Paolo Boiti. Questi era nato a Calasca Dentro di Calasca il 24 maggio 1763; qui svolse per 46 anni il servizio pastorale come cappellano e promotore delle attività benefiche in favore della collettività grazie ad un lascito di capitali, terreni e fabbricati a favore dell'istruzione e dell'assistenza della comunità che, amministrato dal locale Monte di Pietà, ne accrebbe le capacità benefiche. Morì nel 1836. Quindi altre due persone di Calasca, Angiola Falcioni ved. Tognola di Pianezza e don Giovanni Marocco di Boretta, contribuirono ad ampliare l'ente benefico con i loro lasciti.
Il 18 agosto 1904 venne approvato lo Statuto organico del Monte di Pietà di Calasca.
La sua attività, nonostante la dimensione del territorio su cui insisteva, fu sempre molto importante. Il patrimonio era di circa 120.000 lire al 1919, in proprietà e soldi investiti in debito pubblico, mentre il denaro impiegato in prestiti era di circa 1.300 lire.
Il Monte di Pietà è ancora attivo con il nome di "Fondazione Tonna-Boiti", seppur abbia ridotto la portata dei suoi interventi.