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Piccolo Credito di Cuneo

Cuneo (CN)

Data di costituzione: 13 febbraio 1904

Data di fallimento: 27 luglio 1929

Cuneo (CN)

Il Piccolo Credito di Cuneo venne costituito nel febbraio del 1904 grazie all'impegno del mondo cattolico cuneese - con l'importante apporto di don Ramazzina, che nel 1896 aveva fondato la Cassa Rurale di Caraglio - e il sostegno del Piccolo Credito di Torino che nel 1900 aveva aperto nel capoluogo una filiale. Il nuovo istituto cooperativo aveva la precisa intenzione di supportare il piccolo credito a favore di agricoltori e artigiani ma anche di sopperire alle necessita delle tante casse rurali sparse sul territorio. La prima sede della banca fu un modesto locale al pianterreno preso in affitto in piazza Virginio, ma nel 1908 venne deciso l'acquisto e la ristrutturazione di palazzo Delfino situato nella stessa piazza e inaugurato nel 1913 sotto la presidenza dell'ing Marzio A. Caviglia. Insieme alla crescita di depositi e utili, sempre in quel periodo, venne avviata una strategia di espansione a livello provinciale con l'apertura, tra il 1913 e il '15, delle succursali di Villafalletto, Demonte e Borgo San Dalmazzo. Lo scoppio del primo conflitto mondiale contribuì a rallentare la diffusione degli sportelli che però riprese con estrema forza già a partire dal 1919. Da quel momento e fino al maggio del 1925 con le aperture a Diano d’Alba, Canale, Robilante e San Damiano Macra, vennero inaugurate molte nuove succursali fino ad arrivare ad oltre sessanta sull'intero territorio provinciale oltre a dieci esattorie. Intanto, l'anno precedente, era stata inaugurata la nuova grande sede di piazza Vittorio Emanuele angolo via Bonelli. Sono anni di grande crescita per la società cuneese che addirittura pensa ad un'espansione a livello nazionale ma la realtà sarebbe stata diversa. A partire dal 1927, infatti, la crisi e il crollo di diverse casse rurali e di altre banche - tra cui il Piccolo Credito di Torino - innestò una corsa al ritiro dei depositi creando un clima estremamente difficile. Il 2 aprile 1929, il consiglio d'amministrazione decise di presentare in Tribunale a Cuneo domanda di concordato preventivo e, allo stesso tempo, vennero chiusi tutti gli sportelli e le operazioni di banca sospese. L'accurata relazione del commissario nominato dal Tribunale, presentata nel giro di poche settimane, evidenziò tutta una serie di mancanze gestionali, una pericolosa tendenza verso investimenti rischiosi anche a livello nazionale e ambizioni finanziarie eccessive. In tutto questo, la dirigenza tentò di avviare dei progetti di sistemazione ma con scarsi risultati tanto che il 27 luglio seguente il Piccolo Credito di Cuneo venne messo in liquidazione. Fondamentale in questa fase, il ruolo avuto dalla Banca Popolare di Novara senza la quale la banca cuneese non avrebbe potuto ottenere la proceduta di concordato e la liquidazione fallimentare che si concluse tra il ’36 e il ’37. Inutile dire che la vicenda ebbe pesanti conseguenze non solo per moltissime famiglie di piccoli risparmiatori ma anche per diverse parrocchie ed enti ecclesiastici.


Sede legale

  • Cuneo (CN)

Capitale sociale

  • [1904] 810.300 Lire italiane
  • [1921] 5.000.000 Lire italiane
  • [1924] 10.000.000 Lire italiane

Forma giuridica

  • [1904] Società anonima cooperativa
  • [1921] Società anonima

Categoria bancaria

  • [1904] Banca di credito cooperativo
  • [1921] Società ordinaria di credito

Fonti archivistiche

  • Camera di Commercio di Cuneo (Cuneo)
    Camera di commercio di Cuneo, Registro imprese - Fascicoli
  • ASBI - Archivio storico Banca d'Italia (Roma)
    Fondo Banca d'Italia, sottofondo Vigilanza (1926-1961)

Fonti bibliografiche

  • La Guida, 1945-in attività (19 ottobre 2007, p. 4)
  • Ristorto Maurizio, Il Piccolo Credito ed i cattolici cuneesi (1900-1929), in «Bollettino dell'Archivio per la storia del movimento sociale cattolico in Italia», 2, 1971
  • Morzenti Giovanni, Breve storia del credito in provincia di Cuneo, Cuneo, L'arciere, 1994 (p. 55 e ssg.)

Autore: Geoffrey Pizzorni | Ultima modifica: 16 febbraio 2023