Il Banco Ligure di Cambio viene costituito a Genova nel 1932. Si tratta di una società per azioni i cui azionisti sono Ippolito Berrone, Giuseppe Paradis dei Carozzo e Mario Valente. L'art. 2 dello Statuto prevede che la banca possa compiere “operazioni bancarie”, aspetto questo, assieme al nome Banco, che fa presumente che l’azienda volesse operare nel settore creditizio e, pertanto, che dovesse essere soggetta ai decreti per la tutela del risparmio. Per tale ragione, alla fine del 1932, interviene la Banca d'Italia affinché l’azienda non inizi ad operare finché non sia in possesso dell'autorizzazione dal Ministero. Qualora il Banco volesse essere esonarato da quanto previsto dalla citata normativa, dovrebbe cambiare nome (togliere il termine "Banco") e inibirsi la raccolta del risparmio. Il 21 gennaio 1935 l'Assemblea dei soci delibera lo scioglimento della società, poiché essa non riesce a sviluppare gli scopi che si era all’origine prefissata.