La Cassa San Giorgio nasce a Genova il 20 giugno 1871, formalmente come società di credito mutuo. In realtà, essa effettua in generale operazioni di credito, anticipazione e sconto, servizio di cassa a corpi morali e commerciali, etc., sia nei confronti dei soci sia verso terzi.
Nel febbraio 1873 viene deliberato di raddoppiare il capitale sociale, elevandolo a 1,25 milioni di lire. Nel giugno del 1874 il Ministero di agricoltura, industria e commercio rigetta - per mancanza di sufficienti garanzie - la domanda avanzata dalla Cassa San Giorgio di costituire una cassa di risparmio. Con sentenza del 12 novembre 1874, il Tribunale di Commercio di Genova dichiara il fallimento della Cassa, con conseguenze estremamente negative sugli ambienti locali. In effetti, già il giorno successivo l'Ufficio provinciale d'ispezione di Genova riferisce che "l'effetto di tale rovina è stato gravissimo per il credito che godeva la Società, e il danno è immenso, perché colpisce direttamente il piccolo commercio e più specialmente la classe operaia che si trova portatrice dei buoni di cassa emessi dall'istituto, i quali al presente non hanno corso, e la cui somma si fa ascendere dai più a circa 900.000 lire".