La Banca fondiaria industriale nasce a Genova il 20 gennaio 1872, con un capitale di cinque milioni di lire (effettivamente versato per 422.600 lire). Tra i promotori compaiono nomi quali Parodi e Raggio. Ha per scopo "le operazioni bancarie, le industriali, quelle sopra gli immobili e la assunzione di appalti" (art. 1, R.D. 6 Maggio 1872, n. 287). Trascorsi pochi mesi (4 aprile 1872), la banca invia formale richiesta agli organi ministeriali perché le venisse concesso l'esercizio del credito fondiario nelle province di Genova, Porto Maurizio e nel circondario di Novi, fino ad allora prerogativa dell'Opera pia di San Paolo di Torino in base a una legge del 14 giugno del 1866. La richiesta non è evidentemente accolta se già nell'agosto dello stesso anno l'Assemblea dei soci delibera - complice il peggioramento delle condizioni generali del mercato finanziario - lo scioglimento anticipato della banca.