‹ Ricerca schede

Banco Italico

Genova (GE)

Data di costituzione: 21 settembre 1871

Data di scioglimento: 29 dicembre 1874

Genova (GE)

Altre denominazioni

  • Banca Commerciale Italiana [21 settembre 1871]
  • Banco Italico [23 settembre 1871]

La Banca Commerciale Italiana - che assunse la denominazione di Banco Italico due giorni dopo la costituzione - fu fondata, a Genova, il 21 settembre 1871 nel pieno della frenesia speculativa che investì la piazza ligure sullo slancio delle ottime prospettive offerte dal commercio internazionale, combinate con le eccezionali possibilità di raccolta di capitali che presentava la forma della società anonima. Il favore ottenuto da alcuni nuovi istituti di credito, le cui azioni aumentarono nella prima metà dell’anno in maniera spettacolare, incoraggiò gruppi di commercianti e di banchieri a creare altre società, come appunto il Banco Italico, per il quale vennero domandate dalla piazza oltre 1.200.00 azioni a fronte delle 3.500 offerte alla pubblica sottoscrizione. Il miraggio di poter partecipare ai meccanismi che rendevano ricca la classe mercantile cittadina attrasse una miriade di piccoli risparmiatori che acquistarono da una a 10 azioni del valore nominale di 250 lire (per la quale ne dovevano versare solo un decimo). Attorno all’obiettivo di compiere operazioni di credito e di commercio, ma in realtà allo scopo di investire in società attive nel lucroso commercio di importazione ed esportazione, i dodici fondatori (Lodovico Peirano, Francesco Danovaro, Vincenzo Gianello, Gio Batta Repetto, Erasmo Piaggio, Alessandro Flori, Enrico Piaggio, Michele Denegri, Giorgio Costa, Luigi e Gio Batta Accame, e Giovanni Gotelli, che ne diventerà l’amministratore delegato), raccolsero ben 432 soci, tra cui anche la Banca di Genova, rappresentata dal suo direttore Niccolò Dellepiane. Quando, dopo due anni, la situazione economica generale iniziò ad invertire drammaticamente segno, l’unico mezzo per salvare «qualche cosa dal naufragio universale» non fu che lo scioglimento anticipato e la liquidazione della banca. Al momento della delibera, approvata dall’Assemblea dei soci il 29 dicembre 1874, a fronte di perdite per 1.395.508 lire l'Italico deteneva partecipazioni per 400.000 lire nel Banco de Italia y Rio de la Plata e per quasi 800.000 nella Società Ligure Lombarda per la raffinazione degli Zuccheri (partecipazioni che negli anni precedenti gli avevano reso intorno al 15%) e contava di poter liquidare le proprie azioni a più del 50% del loro valore.


Sede legale

  • Genova (GE)

Capitale sociale

  • [21 settembre 1871] 8.000.000 Lire italiane [Versato per 1/10]

Forma giuridica

  • [21 settembre 1871] Società anonima

Categoria bancaria

  • [21 settembre 1871] Società ordinaria di credito

Fonti archivistiche

  • Archivio centrale dello Stato (Roma)
    MAIC, Direzione generale credito e previdenza, Industrie banche e società
    Busta 92, fasc. 857

Fonti bibliografiche

  • Da Pozzo M., Felloni G., La Borsa Valori di Genova nel secolo XIX, Genova, ILTE - Industria Libraria Tipografica Editrice, 1964 (pp. 115, 117, 123.)
  • Polsi Alessandro, Alle origini del capitalismo italiano: Stato, banche e banchieri dopo l’Unità, Torino, Einaudi, 1993 (pp. 130, 338.)

Autore: Giuseppe De Luca | Ultima modifica: 29 novembre 2022