Data di costituzione: 27 marzo 1883
Data di cessazione: [dopo 1941]
Altre denominazioni
La Banca Cooperativa Operaia di Torino Società Anonima di Credito nasce il 27 marzo 1883 (rogito notaio Tabasso, Moncalieri) con lo scopo di "procacciare il credito ai propri soci col mezzo della mutualità e del risparmio". L'iniziativa è dell'Associazione Generale degli Operai (AGO), che rappresenta la più antica società di mutuo soccorso fra gli operai torinesi (1850). La durata è stabilita in cinquant'anni dalla fondazione. Il capitale sociale, "Illimitato", è di 181.450 lire, costituito dall'importo delle azioni sottoscritte dai soci di 25 lire cadauna, dal "fondo di riserva" (costituito da 51.416 lire) e da altri proventi eventuali. Presidente del Consiglio di amministrazione è Ernesto Rolandi; vicepresidente è Nicola Ruffa; segretario e cassiere è Federico Sertorio. Nata per raccogliere i risparmi della classe operaia e per fornirvi un supporto finanziario, nel marzo del 1906 venne trasformata in Banca Cooperativa Torinese. Corrispondente del Banco di Napoli, la banca operava attraverso le filiali di Bussolengo, Susa e Ciriè. Negli anni del primo conflitto mondiale assunse la nuova denominazione di Banca Torinese. Nel 1912 cambia denominazione in Banca Torinese - Banca Cooperativa di Credito, mentre nel 1921 in Banca Torinese Società Anonima. Il capitale sociale subisce dei cambiamenti: 181.450 lire (1883), 304.900 lire (1885), 300.000 lire (1906), 333.400 lire (1917).
Numero del tribunale: TO 96/1883
Sede legale
Capitale sociale
Forma giuridica
Categoria bancaria
Fonti archivistiche
Fonti bibliografiche
Autore: Carlo Bazzani | Ultima modifica: 23 dicembre 2022