La Banca di Alessandria e di Lomellina nasce ad Alessandria il 26 giugno 1894. La sede principale è a Alessandria ma sono presenti sedi secondarie a Mortara, Vigevano, Voghera e succursali in Mede, Broni, Stradella e Vercelli. Il capitale sociale iniziale è pari a un milione di lire. Lo scopo sociale è "scontare cambiali e buoni del Tesoro, incassarli per conto di terzi, etc." e la durata è stabilita in 50 anni. Il nuovo istituto di credito non si può considerare come un'inziativa originale, bensì come la rimodulazione di due realtà già esistenti e, almeno una, già operante sul territorio. Si tratta della Banca Popolare di Alessandria che in quel 1894 si trovava in forte difficoltà dovuta ad una esposizione creditizia, in particolare verso le realtà produttive del territorio, che ormai la stava soffocando. Solo la richiesta al Tribunale di una sospensione dei pagamenti e dei rimborsi per sei mesi, insieme alla conversione del 25% dei propri crediti in azioni della banca stessa, sembrò darle fiato. Il resto dell'esposizione è dilazionato grazie al consenso dei principali creditori, in primis il Banco di Napoli e la Banca Nazionale. Allo stesso tempo però questi ultimi chiedono, perché l'operazione vada a buon fine, che si crei una nuova banca. Si decise quindi di dare vita ad un nuovo istituto facendo fondere la Banca di Alessandria con un'altra banca simile anche per insolvenza, la Banca di Lomellina. Si otteneva così non solo quanto richiesto dai creditori, ma si faceva anche nascere una banca che aveva un bacino molto ampio ed eliminava potenziali conflitti derivanti dalla concorrenza. Tuttavia la vita e la solidità dell'ente furono sempre in pericolo, in parte anche per la complessità dell'operazione di unione dei due enti e per i molteplici interessi in gioco derivanti da posizioni di rendita che con la fusione venivano a cessare.
Esattamente due anni dopo la costituzione, l'Assemblea del 21 giugno 1896 delibera lo scioglimento e il 4 luglio seguente viene nominato il liquidatore nella persona del rag. David Viale. La liquidazione prosegue con regolarità nel deposito dei vari bilanci annuali fino all'ultimo deposito del verbale dell'Assemblea generale del 14 aprile 1912 con l'ultimo Bilancio al 31 dicembre 1911.