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Banca Popolare del Circondario di Novi Ligure

Novi Ligure (AL)

Data di costituzione: 21 novembre 1872

Data di fallimento: 3 maggio 1890

Novi Ligure (AL)

La Banca Popolare del Circondario di Novi Ligure è costituita il 21 novembre 1872, con un capitale iniziale di 250.000 lire. Le operazioni ammesse sono quelle ordinarie di credito, sconti, anticipazioni, depositi in conto corrente e altre. Il capitale è sottoscritto interamente da 186 soci. L'istituto entra in funzione il 1° aprile 1873 in via S. Bernardino n.10, nel palazzo della nobile famiglia Peloso, famiglia presente in tutte le banche locali. Tra i promotori e poi amministratori compaiono il marchese Lazzaro Negrotto Cambiaso, Alberto Ghiara, già intervenuti nella Banca di Novi Ligure, con Francesco Camusso, Orazio Bianchi di Lavagna, Francesco Gambarotta e altri notabili locali. Presidente per quasi tutta la vita della Popolare è Carlo Barberis, che occupa anche la carica di amministratore delegato coadiuvato dal fratello cassiere. La banca si fregia pure, come altre esperienze analoghe sino alla normativa speciale del 1888, della denominazione di cassa di risparmio. Per qualche tempo svolge regolarmente la propria attività e apre filiali nel circondario, a Cassano Spinola, Castelletto d'Orba, Capriata d'Orba e Boscomarengo. Nel 1884 il capitale è ancora di 250.000 lire mentre l'attivo di bilancio raggiunge 2,1 milioni di lire, per lo più impiegato nello sconto di cambiali a breve termine (circa 800.000 lire) e in azioni e obbligazioni di società (circa 500.000 lire). Nel 1890 entra però in crisi. In quell'anno la Popolare chiede la moratoria e poco dopo scompaiono i fratelli Barberis, i quali sono accusati di malversazione e gravi irregolarità, anche per le contestuali difficoltà della tranvia Novi-Ovada di cui Carlo Barberis è amministratore delegato. La moratoria viene concessa e affidata, tra gli altri, alla Popolare ovadese, alla Cassa di risparmio di Voghera e alla Società patriottica di Novi Ligure, ma non è sufficiente. Il fallimento viene infine dichiarato il 3 maggio 1890, con ordine di cattura nei confronti dei Barberis. In conseguenza del crack, gli azionisti perdono tutto il capitale e i risparmiatori ottengono non più del 15% dei loro depositi.


Sede legale

  • Novi Ligure (AL)

Capitale sociale

  • [21 novembre 1872] 250.000 Lire italiane

Forma giuridica

  • [21 novembre 1872] Società anonima

Categoria bancaria

  • [21 novembre 1872] Società ordinaria di credito

Fonti archivistiche

  • Archivio centrale dello Stato (Roma)
    MAIC, Direzione generale credito e previdenza, Industrie banche e società
    b. 106, fasc. 1240

Fonti bibliografiche

  • MAIC, Bollettino ufficiale delle Società per azioni (BUSA), dal 1883 (anno 1884)
  • MAIC, Bollettino ufficiale delle Società per azioni (BUSA), dal 1883 (anno 1889)
  • Banche e sviluppo economico nel Piemonte meridionale in epoca contemporanea. Dallo Statuto albertino alla caduta del fascismo, 1848-1943, Bermond Claudio (a cura di), Torino, Centro Studi Piemontesi, 2001 (pp. 53, 309-310)

Autore: Enrico Berbenni | Ultima modifica: 19 dicembre 2022