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Banca Giuseppe Giors

Data di fallimento: 6 novembre 1906


L'edizione del 10 novembre del 1906 de La Lanterna Pinerolese apriva con la notizia "la Banca Giors fallita. 1.228.000 lire di passivo!". Pochi giorni prima, infatti, il 78enne banchiere Giuseppe Giors si era presentato "tutto arzillo" davanti al giudice del tribunale per la dichiarazione di fallimento. Quel "tutto arzillo", peraltro, aveva stupito tutti visto il maldestro tentativo di tagliarsi le vene e il leggero colpo apoplettico che sembrava l'avesse colpito alla notizia del fallimento della banca di proprietà. L'eco era stato notevole specie tra quelle centinaia di risparmiatori - piccoli negoziati, campagnoli, persone di servizio, etc. - che a lui avevano affidato i loro pochi risparmi. Del resto, Giuseppe Giors era da sempre apparso quantomeno parsimonioso "in sommo grado, nessuna spesa superflua per sé, nessun regalo ai suoi parenti e familiari". Le voci più ricorrenti sottolineavano come le difficoltà del Giors fossero nate alcuni anni prima quando aveva eredito la banca dal padre Giacomo Filippo già in cattive acque a causa del crollo delle azioni delle Tiberine, del Banco di Pinerolo e della Banca di Sconto, nonché la forte perdita subita a causa del suicidio dell'on.le Peyrot. La carriera imprenditoriale di Giuseppe Giors poteva dirsi già cominciata nei primi anni '60 quando nel suo negozio sotto i portici nuovi vendeva diversi generi che andavano dai prodotti per la cura della vite ai biglietti per la lotteria per la sistemazione di piazza del Duomo a Milano. Se ancora nei primi anni '70, il suo nome veniva accompagnato dal termine "negoziante", era con ogni probabilità dagli anni '80 che aveva intrapreso l'attività bancaria. La riprova sono la sua elezione e rielezione alla carica di consigliere comunale in cui veniva ormai presentato come "banchiere".


Forma giuridica

  • [1888] Ditta individuale

Categoria bancaria

  • [1906] Ditta bancaria

Fonti archivistiche

  • Archivio di Stato di Torino (Torino)
    Archivio storico La Stampa
    8 novembre 1906, p. 3

Fonti bibliografiche

  • La Lanterna Pinerolese, cessato (23 giugno 1888, p. 1; 10 novembre 1906, p. 1-2; 28 novembre 1906, p. 1)
  • L'Eco delle Alpi Cozie, cessato (19 gennaio 1861, p. 4)

Autore: Geoffrey Pizzorni | Ultima modifica: 18 novembre 2022