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Hofer Rodolfo e C.

Genova (GE)

Data di costituzione: dopo 1864

Data di scioglimento: 1897

Genova (GE)

Rodolfo Hofer, di origine svizzera, opera nel settore creditizio e finanziario genovese nei decenni postunitari. Si tratta di un importante uomo d’affari e banchiere privato, pienamente inserito in un network nazionale e sovranazionale. Egli arriva a Genova nel 1864 e, accanto all'attività di banchiere, ricopre un ruolo importante nella Società di Navigazione Rubattino. Con Rubattino, in effetti, egli instaura un legame familiare poiché sposa Selene Gavino, cugina dell’armatore, che sarà tra l’altro la sua erede. A causa della crisi del 1873-74, Rubattino deve ricorrere a un sindacato bancario per proseguire la propria attività e nel 1875 affida appunto a Rodolfo Hofer la direzione finanziaria e amministrativa della compagnia. Nel 1880 Hofer, Bombrini e Balduino, convincono Rubattino a trasformare la sua impresa da accomandita semplice in società per azioni. Su sollecitazione del governo nel 1881 nasce la Navigazione generale italiana-Società riunite Florio e Rubattino forte di 81 navi e cento milioni di capitale. Quattro quinti delle sue azioni vengono equamente ripartiti fra l’armatore genovese e quello palermitano, il resto va al Credito mobiliare di Balduino, che sale alla presidenza del Consiglio di amministrazione, nella quale occupa un posto di rilievo anche il banchiere Hofer. Accanto al network genovese, ovviamente, Rodolfo Hofer conserva e sviluppa un network con il suo Paese di origine, al pari di altri banchieri svizzeri che operano a Genova come Dapples e Bingen.
Nell’economia genovese, che in quegli anni è interessata da un rapido sviluppo, essi favoriscono un afflusso massiccio di capitale straniero. Tra il 1869 e il 1882, anni cruciali per lo sviluppo economico del territorio, gli investimenti svizzeri a Genova rappresentano il 56,4% di tutti gli investimenti stranieri, e si indirizzano verso alcuni settori-chiave: l’attività creditizia, la costruzione delle infrastrutture, l’armamento marittimo. Inoltre, le banche svizzere convogliano a Genova anche molto capitale tedesco, in particolare quello facente capo alla Allgemeine Elektricitäts Gesellschaft, che realizza gran parte del trasporto pubblico genovese. Rodolfo Hofer è con la sua banca al centro di questi flussi di capitale, essendo il diretto rappresentante di banchieri di Ginevra, Basilea e Zurigo. Inoltre, come risulta evidente da quanto sopra descritto, l’altro settore in cui Hofer indirizza il capitale svizzero è quello dell’armamento marittimo, tanto che troviamo operatori elvetici presenti nelle maggiori società di navigazione dell’epoca. Quando nel 1880 favorisce la trasformazione in società per azioni della Rubattino, il capitale è per almeno un quarto elvetico, sottoscritto sia dallo stesso Hofer sia, per suo tramite, dalla Banca Pury & C. di Neuchatel. Negli anni Novanta, come ha osservato Giorgio Doria, il caso della Ditta Hofer è emblematico per quel periodo di crisi. Nel marzo 1891 viene costituita la ditta bancaria "Rodolfo Hofer, Vacca & C." con lire 300.000 di capitale e un socio a Milano; la società si scioglie nell'aprile del 1892. Dopo un mese la società si ricostituisce con lo stesso capitale, interamente conferito da Rodolfo Hofer. Intanto Hofer costituisce un'altra società bancaria con un socio patrizio genovese, la "Perosio e C." che, formatasi nell'aprile 1892, si scioglie nel gennaio 1893. Nell'ottobre 1894 Rodolfo Hofer espande le sue iniziative, raddoppiando il capitale della società genovese in unione con un socio tedesco e contemporaneamente promuove la nuova banca "L. Amati e C." a Roma, in unione con un funzionario della Banca d'Italia. Ma a giugno 1897 la casa madre "Rodolfo Hofer & C." si pone in liquidazione. Pochi giorni dopo Hofer tenta per l'ultima volta di ricostituire il banco con la tradizionale ragione sociale, insieme a un socio svizzero e ad uno bolognese; questo ultimo esperimento dura però meno di due anni. Da allora Rodolfo Hofer trasferisce i suoi capitali dall'attività bancaria a quella industriale.


Sede legale

  • Genova (GE)

Forma giuridica

  • [1864] Ditta individuale [dopo il 1864]

Categoria bancaria

  • [1864] Ditta bancaria [dopo il 1864]

Fonti bibliografiche

  • Guida generale delle due provincie di Genova e Porto Maurizio. Anno 1873-74, Ticozzi Luigi, Milano, Tipografia e stereotipia della “guida generale d’Italia”, 1874
  • Annuario d'Italia amministrativo-commerciale, 1889
  • Doria Giorgio, Investimenti e sviluppo economico a Genova alla vigilia della Prima Guerra Mondiale. Volume Primo. Le premesse (1815-1882), Milano, Giuffré Editore, 1969
  • Doria Giorgio, Investimenti e sviluppo economico a Genova alla vigilia della Prima Guerra Mondiale. Vol. II. 1883-1914, Milano, Giuffrè Editore, 1973 (p. 101, nota 23)
  • Scatamacchia Rosanna, Azioni e azionisti. Il lungo Ottocento della Banca d’Italia, Roma-Bari, Editori Laterza, 2008
  • Codignola Luca, Tonizzi M. Elisabetta, The Swiss community in Genoa from the Old Regime to the late nineteenth century, in «Journal of Modern Italian Studies», 13:2 (2008), 2008, pp. 152 — 170
  • Maffi Luciano, Private bankers in the Italian 19th century. The Parodi of Genoa in the national and international context: credit, financial and political relations, Cham, Palgrave Macmillan, 2020

Autore: Luciano Maffi | Ultima modifica: 30 dicembre 2022