Data di costituzione: prima di 1870
Data di fallimento: gennaio 1891
Il Banco Giusti, assieme al Banco dei Fratelli Forzani e al Banco Ponzone & Astengo, appartiene a un ristretto gruppo di banchieri-cambisti ubicati nell’area di via degli Orefici/piazza delle Erbe a Savona, luogo storico dell’attività creditizia nella città. Nei decenni post-unitari, specialmente negli anni Settanta e Ottanta, il Banco Giusti svolge un ruolo importante nell’economia savonese, soprattutto in supporto alle attività industriali e al commercio anche perché le altre banche costuituitesi in quel periodo a Savona non hanno particolare dinamismo e radicamento sul territorio, come la Banca di Savona e la Banca Marittima di Savona. La Cassa di Risparmio di Savona, infine, in quel periodo non era ancora orientata in questo tipo di operazioni creditizie. Purtroppo, la congiuntura di crisi che investe l’economia di Savona nei primi anni Novanta coinvolge il Banco che nel gennaio 1891 sospende i pagamenti e subito dopo viene dichiarato fallito, trascinando in rovina molte imprese della città, in un vortice di fallimenti e bancarotte che nel giro di poco tempo avrebbe “bruciato” circa 15.000.000 lire. Nello specifico il Banco Giusti (come peraltro il Banco Forzani) crolla trascinato dal fallimento della ditta Carlo Isasca, un’impresa produttrice di cremore tartaro e colle, che aveva investito ingenti capitali in Argentina ed era stata colpita irreparabilmente dal disastro finanziario di quel Paese. Il Banco Giusti e il Banco Forzani avevano fatto credito alla ditta Isasca per circa 1.800.000 lire. Inoltre, gli stessi banchi sono impegnati con ingenti crediti anche nei confronti di un’altra impresa fallita nello stesso torno di tempo: la Cartiera F. Coma & C. di Dolceacqua.
Sede legale
Categoria bancaria
Fonti bibliografiche
Autore: Luciano Maffi | Ultima modifica: 30 dicembre 2022