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Banco Krautinger G. e C.

Genova (GE)

Data di costituzione: prima di 1899

Data di fallimento: 1907

Genova (GE)

Gustavo Krautinger, originario della Germania, opera nel settore creditizio e finanziario genovese a cavaliere fra Otto e Novecento. Si tratta di un importante uomo d’affari e banchiere privato, pienamente inserito in un network nazionale e sovranazionale. Accanto all’attività di banchiere egli siede nei consigli di amministrazione di molte società e di alcune riveste il ruolo di amministratore delegato. Inoltre, grazie alla sua attività di banchiere, egli è tra i fondatori di alcune società. Nel 1900 partecipa alla fondazione della Società delle forze idrauliche del Moncenisio. Nel 1901 è amministratore delegato della società anonima Silos di Genova e nel 1905, in questo ruolo, accoglie la visita del re Vittorio Emanuele III e della regina Elena, ai quali mostra e descrive i sistemi di scarico e d'insaccamento dei grani, gli elevatori ed i tappeti scorrevoli per lo scarico dei grani e le pompe aspiranti. Nel 1902 è parte del Consiglio di amministrazione della “Miniere cinabrifere” - Società anonima per la coltivazione delle miniere di cinabro nella provincia di Siena. Nel 1905 contribuisce alla costituzione della Società Italiana della Seta Artificiale e nello stesso anno è parte del Consiglio di amministrazione della Società italiana di industrie elettriche. Nel 1909 risulta essere amministratore delegato della Società anonima Impresa delle gru idrauliche del porto di Savona. Egli, dunque, accanto all’attività di banchiere è inserito in un importante network finanziario, che si esplica nella fondazione di nuove imprese e con la sua presenza nei consigli di amministrazione. Come evidente è specializzato nei settori della meccanica, della logistica e della chimica, dove è in grado di convogliare capitale proveniente dalla Germania. In generale il ruolo svolto da questa banca privata, come di altre che operano nel medesimo periodo a Genova, si caratterizza per le partecipazioni azionarie. Gran parte del denaro affidato dai clienti alla banca viene impiegato nell'assunzione di quote di capitale in costituende società industriali. Il Banco Krautinger G. e C. fallisce durante la crisi del 1907 che colpisce in modo particolare Genova; in particolare il fallimento di G.B. Peloso provoca il conseguente crollo della Krautinger e C.
Nel 1907, tra l'altro, Gustavo Krautinger viene menzionato più volte assieme ad altri uomini d'affari e ditte di Genova (Raffaele Bombrini, Ditta Belloni e Queirazza, Ditta Carlo Raggio, Roberto Bauer, Attilio Odero) in relazione alle vicende che riguardano il deprezzamento delle azioni della Società Ligure Ramifera, vicende che sono puntualmente monitorate nella documentazione della Banca d'Italia.
Nonostante il fallimento della sua banca privata, anche negli anni successivi Krautinger è considerato un uomo d'affari autorevole e rispettato, al punto che partecipa nei primi mesi del 1915 a una delegazione della Germania a Roma per discutere della situazione politica e del ruolo dell'Italia nella guerra.


Sede legale

  • Genova (GE) [Via Balbi 2]

Forma giuridica

  • [1899] Società in accomandita semplice [prima del 1899]

Categoria bancaria

  • [1899] Ditta bancaria [prima del 1899]

Fonti archivistiche

  • ASBI - Archivio storico Banca d'Italia (Roma)
    Sconti
    pratt., n. 39, fasc. 1

Fonti bibliografiche

  • Gazzetta Ufficiale del Regno d'Italia, 1861-1946 (anno 1905, n. 253, lunedì 30 ottobre 1905)
  • Monitore delle strade ferrate e degli interessi materiali, dal 1868 (anno 33, n. 11, 17 marzo 1900)
  • MAIC, Bollettino ufficiale delle Società per azioni (BUSA), dal 1883 (anno 27, fascicolo 44, 4 novembre 1909)
  • Guida commerciale d'Italia e delle colonie italiane all'estero, Roma, 1908
  • Bonelli Franco, La crisi del 1907. Una tappa dello sviluppo industriale italiano, Torino, Fondazione Luigi Einaudi, 1971

Autore: Luciano Maffi | Ultima modifica: 23 dicembre 2022