Il Monte di Pietà di Sanremo viene istituito con Regio Decreto del 27 luglio 1873. Due anni prima, nel 1871, il reverendo canonico Giovanni Battista Borea dispone per testamento di destinare i propri beni anche per la creazione di un Monte di Pietà: in assenza di Casse di Risparmio o altri importanti istituti finanziari, a Sanremo si avvertiva la necessità di un ente che potesse supportare le esigenze dei piccoli risparmiatori o di chi doveva ricorre al credito per piccole somme di denaro, i quali trovavano unica soluzione nel rivolgersi agli usurai. Borea muore poche settimane dopo la stesura del testamento, che viene letto il 22 giugno 1871. Per l’istituzione del Monte lascia una limonaia, un vasto immobile e i relativi arredi, che confluiscono in un fondo destinato alla nascita del Monte e al sostegno delle fanciulle indigenti. Il Monte, secondo il dettato testamentario deve essere amministrato dalle persone più in vista della città, fra cui il parroco di San Siro e il sindaco.
La nascita del Monte si inserisce in un periodo di grande sviluppo della città dell'estremo ponente ligure: dopo il 1871, con il completamento della linea ferroviaria e l'allacciamento alle infrastrutture francesi, si assiste ad un grande incremento dei flussi turistici che richiede l'adeguamento dell'offerta dei servizi, anche di quelli creditizi. Questi aspetti richiedono investimenti, specie nell'ambito immobiliare. La crescita della domanda turistica, infatti, richiede la costruzione di hotel e ville di lusso. Per esempio nello stesso anno dell’istituzione del Monte, nel marzo 1873 viene costituita la Banca di San Remo, con capitale sociale di 1.000.000 di lire. A causa di questa rapida trasformazione, accompagnata dalla nascita di nuove banche e dall’aumentata presenza di banchieri privati, il Monte di Pietà si rivela da subito un’istituzione obsoleta. Da parte degli amministratori del lascito Borea vengono invece posti in evidenza i problemi legati all’assistenza di anziani privi di mezzi e persone inabili al lavoro. Ritenendo di non tradire la volontà benefica del canonico, nel gennaio 1886 il Monte viene convertito nel "Ricovero di Mendicità Giovanni Borea".