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Cassa di Risparmio di Sampierdarena

Genova (GE)

Data di costituzione: 11 marzo 1866

Data di scioglimento: 1872

Genova (GE)

La Cassa di Risparmio di Sampierdarena viene approvata con Regio Decreto dell’11 marzo 1866. L’istituzione della Cassa è promossa da Nicolò Montano, molto attivo in quegli anni nel sostegno e nel patrocinio delle attività di supporto sociale in questa località. Il Municipio di San Pier d’Arena dota la Cassa di 10.000 lire, ritenendone però la metà presso di sé. La Cassa è amministrata da un Consiglio composto dal sindaco e da tre consiglieri comunali, ed è effettivamente operativa dal 1869. L’istituto investe i capitali in prestiti sopra pegno di oggetti di valore o edifici pubblici, in acquisto di obbligazioni comunali o buoni del Tesoro. Può anche fare versamenti al Monte di Pietà o in altri stabilimenti di credito di Genova. Accetta depositi parziali da 1 a 200 lire, però in un anno non si possono iscrivere sopra un libretto più di 500 lire, né il credito di un singolo depositante può superare le 2.000 lire. L’iniziativa non riscuote tuttavia molto successo, perché i depositi ammontano a 3.929 lire nel 1870 e a 2.452 nel 1871. Infatti, la Cassa di Risparmio di Sampierdarena rimane attiva pochi anni e cessa le sue operazioni negli ultimi mesi del 1872.


Sede legale

  • Genova (GE) / Sampierdarena

Forma giuridica

  • [11 marzo 1866] Ente morale

Categoria bancaria

  • [11 marzo 1866] Cassa di risparmio ordinaria

Fonti bibliografiche

  • Statistica del Regno d'Italia. Istituti di previdenza: le casse di risparmio nel 1864, Direzione generale della statistica (a cura di), Firenze, Tofani, 1867 (Informazioni sulla costituzione.)
  • MAIC - Ufficio centrale di statistica, Statistica delle Casse di risparmio in Italia ed all'estero. Triennio 1870-71-72., Roma, Tipografia Cenniniana, 1875 (Informazioni sullo scioglimento.)

Autore: Luciano Maffi | Ultima modifica: 29 dicembre 2022