Data di costituzione: 1871
Data di fallimento: 1879
Fondata a Valenza nel 1871, tra i soci fondatori c'era la nota famiglia Ceriana già impegnata in altre attività economiche ed industriali nella zona. Il capitale sociale era di 80.000 lire. Specialmente indirizzata verso l'agricoltura, l'essersi costituita come popolare non le precluse un'attività bancaria a tutto tondo. Questo le permise di raccogliere attorno a sè non solo l'élite economica e sociale , ma anche le società operaie e il mondo dell'artigianato, non solo orafo. Tuttavia proprio la vocazione verso il settore primario creò delle difficoltà al momento dell'individuazione della natura della banca stessa: popolare o cassa di risparmio agricolo. Dagli statuti più la seconda che la prima. L'incertezza fu sciolta dall'Assemblea dei soci che optò per essere annoverata tra le popolari. Nel tentativo di consolidare la sua posizione e al contempo aumentare i suoi guadagni, il Consiglio direttivo chiese un aumento di capitale a 200.000 lire, così da ottenere l'appalto dell'esattoria del Consorzio mandamentale. Questo avrebbe portato all'emissione di azioni con un sovrapprezzo e un aumento del dividendo dal consueto 5 all'8-9%. Di fronte al rifiuto dei soci, non se ne fece nulla. Benché avesse un bacino d'utenza ben ampio, la banca non decollò mai, un pò per la mancanza di fiducia dei suoi stessi clienti e un pò per l'impossibilità di impegnarsi in remunerativi investimenti sul territorio. Mancando di solidità e di prospettiva, si avviò al fallimento avvenuto nel 1879.
Sede legale
Capitale sociale
Forma giuridica
Categoria bancaria
Fonti bibliografiche
Autore: Giacomo Lorandi | Ultima modifica: 19 dicembre 2022