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Banca di Alessandria

Alessandria (AL)

Data di costituzione: 13 giugno 1936

Data di incorporazione: 1983

Alessandria (AL)

Altre denominazioni

  • Banca Stefano Menghi e C. [13 giugno 1936]
  • Stefano Menghi & C. Banca di Alessandria [1949]
  • Banca di Alessandria [1962]

La banca opera sulla piazza di Alessandria e sul territorio provinciale, limitatamente però alle piazze di Acqui e di Novi Ligure e a quelle più prossime ad Alessandria. Deriva dalla Banca R. Foa e C.: è infatti costituita come società in accomandita semplice nel giugno del 1936, quando Stefano Menghi subentra a R. Foa quale gerente della banca. I soci accomandanti sono quindici tra possidenti, imprenditori e professionisti. Il capitale sociale è di 500.000 lire (elevato nel 1943 a 825.000 lire), a fronte di una raccolta assai ridotta (nel 1936 i depositi erano solo 269.376 lire). Gli impieghi sono rappresentati da sovvenzioni ai piccoli agricoltori, commercianti, artigiani e industriali della zona. Nonostante le potenzialità limitate, la banca opera anche a favore di ditte di importanti dimensioni grazie ai rapporti di conoscenza preesistenti tra questa clientela e Stefano Menghi, il quale per più di un ventennio è stato direttore della sede locale della Banca Commerciale Italiana. Ancora nel 1952, a seguito di una visita ispettiva della Banca d’Italia, si rileva come “una buona parte della clientela [sia] quella propria dei maggiori Istituti di credito […], mentre appa[iono] poco sviluppate le operazioni a favore delle medie e piccole iniziative locali”.
Nel 1949 la Stefano Menghi si trasforma in società per azioni con la denominazione di “Stefano Menghi & C. Banca di Alessandria”, con lo scopo di raccogliere capitali presso nuovi soci. Il capitale sociale è quindi portato a 5 milioni. In quell’anno, i soci azionisti sono cinque: Stefano Menghi, Francesco Squarciafico, Guido Perego, Ambrogio Michetti e Giovanni Spinolo. Nel gennaio del 1952 viene a mancare Stefano Menghi, presidente e amministratore delegato della banca. In quello stesso anno, l'Assemblea dei soci delibera e sottoscrive un ulteriore aumento di capitale sociale da 5 a 10 milioni. In seguito, il pacchetto azionario di maggioranza risulta detenuto da Francesco Squarciafico – ex direttore della filiale livornese della Banca Nazionale del Lavoro e, nel 1943, entrato a far parte della “Menghi” quale socio accomandatario e gerente – che di fatto controlla la banca come presidente del Cda e amministratore delegato della banca. Nel 1960, il controllo della Stefano Menghi è ceduto alla società torinese “Il Piemonte Finanziario Spa”, spostando così il controllo della banca al di fuori dell'ambiente locale. In quello stesso anno, il capitale sociale viene elevato da 10 a 100 milioni. Nel 1962 cambia la denominazione in Banca di Alessandria. Nel 1983 si fonde per incorporazione nella Banca Provinciale Lombarda (Bergamo).


Sede legale

  • Alessandria (AL)

Capitale sociale

  • [1936] 500.000 Lire italiane
  • [1943] 825.000 Lire italiane
  • [1949] 5.000.000 Lire italiane
  • [1952] 10.000.000 Lire italiane
  • [1960] 100.000.000 Lire italiane

Forma giuridica

  • [13 giugno 1936] Società in accomandita semplice
  • [1949] Società per azioni

Categoria bancaria

  • [13 giugno 1936] Ditta bancaria
  • [1949] Società ordinaria di credito

Fonti archivistiche

  • ASBI - Archivio storico Banca d'Italia (Roma)
    Fondo Banca d'Italia, sottofondo Vigilanza (1926-1961)

Fonti bibliografiche

  • ABI, Repertorio storico delle aziende di credito, Roma, 1990

Autore: Enrico Berbenni | Ultima modifica: 17 dicembre 2022