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Cassa Rurale ed Artigiana di Vicoforte

Vicoforte (CN)

Data di costituzione: 8 aprile 1894

Data di incorporazione: 17 dicembre 1945

Vicoforte (CN)

Altre denominazioni

  • Cassa Rurale di Prestiti e Depositi di Vicoforte [8 aprile 1894]
  • Cassa Rurale ed Artigiana di Vicoforte [20 marzo 1938]

L'8 aprile 1894 viene fondata la Cassa Rurale di Prestiti e Depositi di Vicoforte (CN), con atto rogato dal notaio Obertino. I 43 soci fondatori sono in prevalenza residenti in Vicoforte. Tra di essi figurano un sacerdote (don Carlo Francesco Lubatti, rettore del locale santuario), un "industriale" (Bartolomeo Cumberti) e il sindaco di Torre Mondovì (Francesco Ansaldi), mentre i restanti membri della società sono in prevalenza proprietari-agricoltori, negozianti, professionisti e funzionari pubblici di Vicoforte o di comuni della medesima zona. Operante su una piazza di discreta importanza agricola, nel corso della sua esistenza la Cassa si presenta come istituto solido che abbina operazioni di piccolo credito agricolo ed elargizioni di carattere beneficenziale a favore della popolazione e delle istituzioni cattoliche locali. La massa dei depositi a risparmio ammonta nel 1932 a circa 983.000 lire, per poi diminuire a 727.000 lire nel 1935 e a 612.000 lire nel 1939. In applicazione delle norme contenute nel Testo unico delle leggi sull'ordinamento delle casse rurali e artigiane del 1937, il 20 marzo 1938 l'Assemblea dei soci approva nel frattempo il nuovo Statuto sociale dell'ente, che muta denominazione in Cassa Rurale ed Artigiana di Vicoforte. A seguito della modifica, l'ente ottiene dall'Ispettorato per la difesa del risparmio l'autorizzazione a operare nei limitrofi comuni di Briaglia, San Michele Mondovì, Torre Mondovì e Niella Tanaro, senza però poter aprire propri sportelli in loco. Alla fine del 1944 la Cassa gestisce depositi fiduciari per 985.000 lire e dispone di un fondo di riserva di 240.000 lire, mentre tra gli impieghi figurano depositi presso altri istituti per 908.000 e titoli di proprietà per circa 300.000 lire. Nelle relazioni prodotte in tale frangente dagli amministratori della Cassa si evidenziano il progressivo venir meno dello scopo sociale, consistente in operazioni di credito ai piccoli agricoltori e artigiani. Il continuo aumento delle imposte e delle spese di amministrazione e del personale assorbe inoltre quasi interamente gli utili di esercizio, pur a fronte di una situazione patrimoniale che si mantiene lievemente in attivo e non risulta appesantita da investimenti a lungo periodo o da immobilizzazioni. Partendo da siffatte considerazioni, il 25 marzo 1945 l'Assemblea dei soci delibera l'avvio della procedura finalizzata a richiedere l'incorporazione dell'ente nella Cassa di Risparmio di Cuneo, che per caratteristiche statutarie e di operatività bancaria viene ritenuta più adeguata a espletare funzioni creditizie in forme vantaggiose per la popolazione dell'area. Con decreto ministeriale del 17 dicembre 1945 si concede il benestare alla incorporazione della Cassa nell'istituto di risparmio cuneese, autorizzato a insediarsi in Vicoforte con l'apertura di una propria filiale.


Sede legale

  • Vicoforte (CN)

Capitale sociale

  • [31 dicembre 1944] 240.000 Lire italiane

Forma giuridica

  • [8 aprile 1894] Società cooperativa in nome collettivo a responsabilità illimitata

Categoria bancaria

  • [8 aprile 1894] Cassa rurale [Cassa Rurale di Prestiti e Depositi]
  • [20 marzo 1938] Cassa rurale e artigiana

Fonti archivistiche

  • ASBI - Archivio storico Banca d'Italia (Roma)
    Fondo Banca d'Italia, sottofondo Vigilanza (1926-1961)
    Pratica n. 8348, ff. 3-4
  • Archivio per la storia del movimento sociale cattolico in Italia "Mario Romani" (Milano)
    Atti costitutivi di cooperative di credito (credito cooperativo cattolico e casse rurali in Italia fino al 1920)
    b. 1, f. 2
  • Banca d'Italia (Roma)
    Albi ed Elenchi di Vigilanza
    Matricola n. 723

Autore: Maurizio Romano | Ultima modifica: 16 dicembre 2022