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Cassa di Risparmio di Cuneo

Cuneo (CN)

Data di costituzione: 1855

Data di fusione per unione: 1994

Cuneo (CN)

La Cassa di Risparmio di Cuneo venne fondata nel 1855 per iniziativa dell’Amministrazione comunale e la partecipazione di vari enti morali del capoluogo. Due anni più tardi, venne deciso di collegare la gestione della Cassa a quella del locale Monte di Pietà. Nel 1860, dopo diverse difficoltà di carattere operativo, si arrivò all'unificazione dell’amministrazione affidandola al Consiglio della Confraternita reggente l’Ospedale Civile di Santa Croce. I depositi della Cassa venivano utilizzati principalmente per soddisfare le esigenze del fondo girante del Monte e “solo per la parte eccedente potevano essere destinati ad operazioni di mutuo a privati, agricoltori, industriali, fondi ed effetti pubblici, anticipazioni su depositi di cedole e obbligazioni pubbliche, versamenti alla Cassa Depositi e Prestiti“. I destinatari dei prestiti concessi dalla Cassa potevano essere solo gli abitanti di Cuneo e delle parrocchie suburbane. Fin dai primi esercizi, la gestione si caratterizzò per un atteggiamento molto prudente dovuto sia alla normativa in vigore in quel periodo sia alla scarsa propensione da parte degli amministratori ad assumere iniziative di un certo respiro. La Cassa del capoluogo provinciale, sul finire del secolo, si era ricavata un certo spazio all'interno del mondo economico cuneese e, allo stesso tempo, ebbe anche un ruolo propulsivo nella crescita del movimento cooperativo di credito promovendo per esempio la nascita delle Casse di Risparmio di Saluzzo e di Mondovì, fondate entrambe nel 1901. Nella seconda metà degli anni Venti, con la restrizione della base operativa voluta dal decreto del febbraio 1927 che imponeva la fusione di quegli istituti con meno di 5 milioni di depositi fiduciari, la Cassa di Risparmio di Cuneo assorbì le casse di Dronero, Alba e Mondovì. Il ruolo della banca all'interno della provincia continuò a crescere anche nel periodo successivo tanto che, insieme alle altre istituzioni analoghe operanti sul territorio cuneese, controllavano quasi il 50 % dei depositi e degli impieghi. Negli anni seguenti la Cassa, con sede in via Roma n. 13, fu protagonista di una rapida crescita territoriale attraverso l'apertura di diverse filiali che all'inizio degli anni Novanta erano ben 111. Anche per questa banca, l'introduzione della cosiddetta Legge Amato del 1991 ha portato alla creazione di due distinte entità: la Cassa di Risparmio di Cuneo S.p.A. e la Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo. Nel settembre del 1994 veniva annunciata la fusione, con effetto dal gennaio dell’anno seguente, della Cassa di Risparmio di Cuneo con la Banca del Monte di Lombardia in vista poi della nascita della Banca Regionale Europea.


Sede legale

  • Cuneo (CN)

Forma giuridica

  • [1855] Ente morale

Categoria bancaria

  • [1855] Cassa di risparmio ordinaria

Fonti archivistiche

  • ASBI - Archivio storico Banca d'Italia (Roma)
    Fondo Banca d'Italia, sottofondo Vigilanza (1926-1961)

Fonti bibliografiche

  • Omaggio alla Provincia Granda. Nel primo centenario della Cassa di Risparmio di Cuneo, Cuneo-Borgo San Dalmazzo, Cassa di Risparmio di Cuneo, 1955
  • Morzenti Giovanni, Breve storia del credito in provincia di Cuneo, Cuneo, L'arciere, 1994 (pp. 31-32 e p. 57-59)
  • Berardo Paola, Forme di intervento e diffusione del credito agrario tra Ottocento e Novecento. L'esperienza della Cassa di Risparmio di Cuneo, Torino, 1997
  • 150° [della] Cassa di risparmio di Cuneo: 1855-2005, Cuneo, Fondazione Cassa di risparmio di Cuneo, 2005
  • Cinquant'anni di impegno e sviluppo per la Provincia Granda: la Cassa di Risparmio di Cuneo, Cuneo, Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo, 2006

Autore: Geoffrey Pizzorni | Ultima modifica: 09 gennaio 2023