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Cassa di Risparmio di Ivrea

Ivrea (TO)

Data di costituzione: 7 aprile 1844

Data di incorporazione: 1941

Ivrea (TO)

La Cassa di risparmio di Ivrea è costituita con decreto del 7 aprile 1844, su iniziativa della Confraternita di Santa Croce. Corrisponde un interesse del 4%. Il fondo di dotazione di 50.000 lire da prelevarsi sugli utili realizzati nelle operazioni compiute dopo il 1844. La Cassa si unisce al locale Monte di pietà, con lo scopo di "ricevere e rendere fruttiferi i depositi degli avanzi dei giornalieri, degli operai, degli artigiani, dei famigli e di tutte le persone di ristretta fortuna" (art. 1 del Regolamento approvato con Decreto ministeriale 7 maggio 1844). La Cassa e il Monte di pietà condividono locali e impiegati e formano dunque un unico stabilimento, amministrato dal Consiglio della Confraternita di Santa Croce con l'intervento di due membri della Congregazione provinciale di carità. Tra i più fiorenti istituti della regione canavesana e valdostana, nel 1889 entra tuttavia in difficoltà a causa di una cattiva amministrazione. Il governo interviene sciogliendo il Consiglio di amministrazione e riformandone radicalmente gli ordinamenti. Ciò non basta a evitare che, nel giugno del 1890, le numerose immobilizzazioni costringano la Cassa a sospendere i pagamenti. Neppure la nuova amministrazione riesce a risanare l'istituto e, nel 1893, a seguito di una visita ispettiva da parte del commissario governativo, il Consiglio di amministrazione della Cassa viene sciolto e quest'ultima posta in liquidazione. Viene quindi costituita una nuova cassa di risparmio, incaricata di liquidare la cassa "vecchia".
Gli sviluppi successivi non evidenziano risultati particolarmente brillanti. Al 31 dicembre 1930, infatti, la cassa "nuova" raccoglie depositi per soli 10 milioni di lire (stesso ammontare del 1895), collocandosi all'ultimo posto tra le casse piemontesi aderenti alla Federazione regionale.
Nel 1941 viene infine incorporata dalla Cassa di Risparmio di Torino, facendo seguito ad anni in cui il numero di casse piemontesi era andato progressivamente diminuendo (18 nel 1925, 11 nel 1942).


Sede legale

  • Ivrea (TO)

Capitale sociale

  • [1844] 50.000 Lire piemontesi

Forma giuridica

  • [1844] Ente morale

Categoria bancaria

  • [1844] Cassa di risparmio ordinaria

Fonti archivistiche

  • ASBI - Archivio storico Banca d'Italia (Roma)
    Fondo Banca d'Italia, sottofondo Vigilanza (1926-1961)
  • Archivio centrale dello Stato (Roma)
    MAIC, Direzione generale credito e previdenza, Vigilanza e ispezioni su casse di risparmio, monti di pietà e istituti di credito, di previdenza e di assicurazioni
    b. 64, fasc. 15; b. 65, fasc. 15

Fonti bibliografiche

  • Pautassi V., Gli istituti di credito e assicurativi e la borsa in Piemonte dal 1831 al 1861, Torino, Museo nazionale del Risorgimento, 1962 (pp. 250-251)
  • Banche e sviluppo economico nel Piemonte meridionale in epoca contemporanea. Dallo Statuto albertino alla caduta del fascismo, 1848-1943, Bermond Claudio (a cura di), Torino, Centro Studi Piemontesi, 2001 (p. 51)

Soggetto incorporante

· Cassa di Risparmio di Torino

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Autore: Enrico Berbenni | Ultima modifica: 03 febbraio 2023