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Cassa di Risparmio di Torino

Torino (TO)

Data di costituzione: 4 luglio 1827

Data di incorporazione: 29 aprile 2002

Torino (TO)

Costituita nel 1827 come Cassa di Risparmi presso la Cassa de’ Censi e Prestiti della Città di Torino, si affrancò dal Municipio torinese nel 1853 con la nuova normativa sulle opere pie, assumendo la denominazione di Cassa di Risparmio di Torino in seguito al Regio Decreto del 24 novembre 1853. A quell'epoca, i libretti di risparmio in circolazione erano vicini ai 3.600 per un ammontare di depositi superiore al milione e mezzo di lire piemontesi. Negli anni seguenti, la Cassa continuò a crescere rapidamente e a consolidarsi all'interno del tessuto economico cittadino. Nel 1888, per esempio, i libretti erano quasi 82.000 e i depositi superavano i 48 milioni di lire. Anche nei primi decenni del Novecento, la crescita della Cassa prosegui con ritmo accelerato. Tra il 1914 e il 1926, infatti, i libretti passarono da 232.000 a 596.000 facendo così della banca la seconda cassa di risparmio italiana dopo quella della Province Lombarde. Nel periodo tra le due guerre, inoltre, incorporò diversi istituti di credito tra cui nel 1928 la Cassa di Risparmio di Casale Monferrato, nel 1930 la Cassa di Risparmio di Pinerolo e nel 1941 la Cassa di Risparmio di Ivrea. A partire dal secondo dopoguerra, la Cassa di Risparmio di Torino confermò la sua importanza a livello nazionale, arrivando ad avere, nei primi anni Settanta, oltre 200 sportelli e 3.000 dipendenti oltre ai tre uffici di Londra, Francoforte e New York. Nel 1990 incorporò la Banca Subalpina. L'anno seguente, in seguito alle novità normative introdotte nel settore bancario, veniva trasformata in Fondazione Cassa di Risparmio di Torino nel 1991 e scorporava l’azienda bancaria conferendola a una società che assunse la denominazione di Banca CRT, già adottata nel 1988. Nel 1992 Banca CRT diventava capogruppo del Gruppo CRT, con al suo interno società di leasing e di credito al consumo (Findata Finanziamenti), di credito agrario e fondiario (Federagrario e Istituto di credito fondiario poi fusi in Federbanca), di credito a medio e lungo termine (Mediocredito Piemontese), società finanziarie (FIDA, Fondivest, FRT) e software house (Findata System). Nel giugno 1997 la Fondazione Cassa di Risparmio di Torino entrava nella holding Unicredito e la Banca CRT è diventatava partecipata di questa. Con l’integrazione dei Gruppi Unicredito e Credito italiano il 100% di Banca CRT veniva trasferita al Credito Italiano (poi rinominato UniCredito italiano) che l’ha incorporata nel 2002.


Sede legale

  • Torino (TO) [via XX Settembre e via Nizza]

Forma giuridica

  • [1827] Ente morale

Categoria bancaria

  • [1827] Cassa di risparmio ordinaria

Fonti archivistiche

  • ASBI - Archivio storico Banca d'Italia (Roma)
    Fondo Banca d'Italia, sottofondo Vigilanza (1926-1961)
  • Camera di Commercio di Torino (Torino)
    Camera di commercio di Torino, Registro imprese - Fascicoli
    fasc. rea 135636
  • Archivio di Stato di Torino (Torino)
    Archivio storico La Stampa
    3 luglio 1927, p. 5; 27 maggio 1977, p. 4; 26 giugno 1977, p. 6

Fonti bibliografiche

  • Prato Giuseppe, Fenoglio Giulio, La Cassa di Risparmio di Torino nel suo primo centenario 4 luglio 1827-4 luglio 1927, Torino, Cassa di Risparmio di Torino - Eredi Botta, 1927
  • Figliolia Luigi, Centocinquant'anni della Cassa di Risparmio di Torino, 1927-1977, Torino - Beinasco, Cassa di Risparmio di Torino - Roggero & Tortia, 1981
  • Banca CRT: storia patrimonio d'arte comunicazione d'impresa, Ottaviano Chiara (a cura di), Torino, Cassa di Risparmio di Torino, 2002
  • La Banca CRT: protagonista della trasformazione del mercato creditizio, Bermond Claudio, Fari Simone (a cura di), Savigliano, L'Artistica, 2011

Soggetti incorporati

Soggetto incorporante

· Unicredito Italiano [UniCredit]

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Autore: Geoffrey Pizzorni | Ultima modifica: 03 febbraio 2023