Data di costituzione: 1483
Data di incorporazione: 1929
Il Monte di Pietà di Genova è fondato nel 1483 dal beato Angelo da Chivasso, supportato da cospicui finanziamenti del Banco di San Giorgio, dell’Ufficio di Misericordia e dell’Ospedale di Pammatone. L’attività del Monte era caratterizzata nel seguente modo: il prestito su pegno, destinato a tutti coloro che si trovavano in temporanea indigenza e la gestione di depositi fiduciari fruttiferi per rendere possibile il prestito. La struttura statutaria, organizzativa e amministrativa, rimane praticamente invariata per i secoli successivi. Il Monte di Pietà riesce, nel tempo, a superare congiunture difficili, quali il sacco di Genova da parte dei Lanzichenecchi di Carlo V del 1522, che ne devasta la sede, la grande pestilenza del 1657 che riduce di circa due terzi la popolazione genovese, il bombardamento francese del 1684, fino a sopravvivere alla stessa Repubblica di Genova, caduta nel 1797, e alla temperie napoleonica. A partire dalla metà dagli anni Quaranta dell’Ottocento le vicende del Monte di Pietà si legano a quelle della Cassa di Risparmio. Nel tardo autunno 1845 il Consiglio di amministrazione del Monte di Pietà, rendendosi conto che la cassa non avrebbe causato un aumento dei costi di gestione del Monte e neppure sarebbe potuta esserne di ostacolo, approva il progetto di Statuto dell'ente presentato dal marchese Agostino Adorno e dal senatore Antonio Casabona (18 dicembre 1845). Il 18 marzo 1846 re Carlo Alberto firma il decreto con il quale autorizza il Monte di Pietà di Genova ad istituire la Cassa di Risparmio "da aggregarsi allo stesso Monte". Come...[ + Espandi ]
Sede legale
Forma giuridica
Categoria bancaria
Fonti archivistiche
Fonti bibliografiche
Autore: Luciano Maffi | Ultima modifica: 30 dicembre 2022