Data di costituzione: 8 marzo 1868
Data di incorporazione: 30 ottobre 1881
Altre denominazioni
Nel 1868, su iniziativa della società operaia l'Unione, nasce la Banca del Popolo d'Asti. Essa si indirizza soprattutto a quelle fasce di popolazione fino a quel momento trascurate dal settore del credito formale, in particolare operai e contadini. I fondi provenienti dalla sottoscrizione sono raccolti presso la società operaia oppure sono depositati presso i banchieri Guglielminetti e Ferrero, anch'essi membri del comitato promotore dell'iniziativa. La Banca del Popolo ottiene fin da subito risultati positivi, contribuendo a combattere l'usura, fenomeno allora largamente diffuso in Italia. Il favorevole avvio spinge la banca a espandere il proprio raggio di azione attraverso l'apertura di alcune filiali: Alba, Moncalvo e Casale furono le prime. Il 21 settembre 1872 la Banca del Popolo d'Asti cambia il suo nome in quello di Banche Unite, società che mantiene la sua sede ad Asti e che unisce in sé le consorelle di Alba, Casale, Cuneo e Saluzzo. Si forma così un'entità di notevoli dimensioni per l'epoca, con un capitale sociale di sei milioni, una sede ad Asti, quattro succursali sedi delle banche periferiche unificate e due filiali (a Moncalvo e Nizza Monferrato). Sul finire del 1881 le Banche Unite vengono assorbite dalla Unione Banche Piemontese e Subalpina.
Sede legale
Capitale sociale
Forma giuridica
Categoria bancaria
Fonti archivistiche
Fonti bibliografiche
Autore: Enrico Berbenni | Ultima modifica: 27 dicembre 2022