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Cassa di Risparmio di Alba

Alba (CN)

Data di costituzione: 8 marzo 1855

Data di incorporazione: 18 novembre 1929

Alba (CN)

Il Regio Decreto dell'8 marzo 1855 autorizzava il Monte di Pietà di Alba ad aprire e amministrare una cassa di risparmio. A chiederne la creazione era stata la stessa congregazione del Monte in una riunione tenutasi l'11 dicembre 1854 ed avviare le pratiche per l'autorizzazione. La portata dell'iniziativa, tuttavia, fu limitata tanto che nel 1863 la Cassa riceveva soltanto 24 depositi con una cinquantina di libretti in circolazione. Anche nel periodo seguente, la crescita sarebbe stata oltremodo modesta e si arrivò così al giugno del 1889, quando lo stesso Monte ne propose la chiusura. Il Regio Decreto del 23 novembre 1889 definiva la messa in liquidazione affidandola al Consiglio di amministrazione del Monte. Nell'aprile del 1893, tuttavia, la Cassa di Risparmio ritornava ad essere operativa grazie all'intervento del nuovo vescovo mons. Francesco Re e a quello di personalità laiche e cattoliche tra i quali spiccava l'azione dell'avvocato, consigliere provinciale e in seguito deputato, Teobaldo Calissano che ne divenne vicepresidente. La nuova amministrazione della Cassa, svincolata adesso da quella del Monte, vedeva i rappresentanti del Comune di Alba, della Prefettura, tre ecclesiastici di nomina vescovile e altrettanti designati dal Monte di Pietà. Il nuovo assetto corrispose ad un'immediata espansione sia in termini territoriali - vennero aperte succursali a Canale, Corneliano, Govone, Neive e Santo Stefano Belbo, oltre diverse esattorie e tesorerie - sia nel sostegno dato alle casse rurali del circondario e alla di diverse istituzioni di matrice cattolica. L'aprirsi del nuovo secolo confermava il buon andamento della Cassa ora presieduta dall'on.le Calissano. Superato il primo conflitto mondiale, nel 1927 la banca concorse all costituzione dell’Istituto di Credito Agrario per il Piemonte. Coinvolta nel generale riassetto del settore creditizio voluto dal governo fascista, nel novembre del 1929 un decreto regio ne stabiliva la fusione per incorporazione nella Cassa di Risparmio di Cuneo.


Sede legale

  • Alba (CN)

Capitale sociale

  • [1908] 65.000 Lire italiane

Forma giuridica

  • [1855] Ente

Categoria bancaria

  • [1855] Cassa di risparmio ordinaria

Fonti archivistiche

  • ASBI - Archivio storico Banca d'Italia (Roma)
    Fondo Banca d'Italia, sottofondo Vigilanza (1926-1961)

Fonti bibliografiche

  • MAIC - Direzione generale del credito e della previdenza e delle assicurazioni sociali, Appendice al bollettino di notizie sul credito e sulla previdenza (Regi decreti di istituzione, atti costitutivi e statuti delle Casse di risparmio), dal 1889 (1929, p. 12)
  • Gazzetta d'Alba, 1898-in attività (15 marzo 2011 p. 14 e 5 aprile 2011, p. 24)
  • Mola Aldo A., Parusso Giulio, Un capitolo della storia bancaria della Provincia Granda: le Casse di Dronero, Alba e Mondovì, Cuneo, Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo, 2006

Autore: Geoffrey Pizzorni | Ultima modifica: 16 dicembre 2022