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Banca di Credito Cooperativo Valdostana

Gressan (AO)

Data di costituzione: 12 novembre 1978

Gressan (AO)
In attività

Altre denominazioni

  • Cassa Rurale ed Artigiana di Gressan [12 novembre 1978]
  • Banca di Credito Cooperativo di Gressan [1993]
  • Banca di Credito Cooperativo di Gressan e Saint-Christophe [1996]
  • Banca di Credito Cooperativo Valdostana [1 gennaio 2000]

La Banca di Credito Cooperativo Valdostana (Coopérative de Crédit Valdôtaine) nasce il 1° gennaio 2000 (Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana del 27 novembre 1999) a seguito della fusione tra la Banca di Credito Cooperativo del Gran Paradiso - Monte Bianco (sede legale a Saint-Pierre - AO) e la Banca di Credito Cooperativo di Gressan e Saint-Christophe (sede legale a Gressan - AO).
Si tratta di una società cooperativa a responsabilità limitata e la durata stabilita è fisata fino al 31 dicembre 2060. La Banca ha come obiettivo "la raccolta del risparmio e l'esercizio del credito nelle sue varie forme", compiendo "tutte le operazioni e i servizi bancari, finanziari e, ove autorizzati, assicurativi" (Statuto, art. 17). Strettamente legata al territorio in cui sorge, può operare fuori dai propri confini per una quota che non eccede il 5% del totale delle attività. Tra i propri principi ispiratori si annovera "la scelta di costruire il bene comune", tutelando "forme adeguante di democrazia economico-finanziaria e lo scambio mutualistico tra i Soci Cooperatori, nonché la partecipazione degli stessi alla vita sociale". La particolarità e specificità regionale fa sì che la Banca favorisca le «peculiarità lingustiche e culturali dei Soci Cooperatori e degli appartenenti alle comunità locali nelle operazioni e nei servizi bancari quali l'uso della lingua francese" (Statuto, art. 2).
La sede legale viene locata a Gressan (AO), in località Taxel n. 26, mentre nelle stessa provincia si trovano 3 sedi dislocate (Verrès, Pont-Saint-Martin e Antey-Saint-André) e 19 filiali. Al momento della sua istituzione il capitale sociale ammonta a 3.420.530.000 lire. Nel corso del primo decennio di vita, la Banca conta più di 600 soci (sono 10.000 nel 2022) e poco meno di 15 dipendenti (circa 150 nel 2022); il legame con il territorio è dimostrato dalla presenza di 19 sportelli in 55 comuni sui 74 di tutta la regione e dai circa 35.000 clienti. L'istutito bancario mantiene legami con diverse organizzazioni e enti della Valle d'Aosta, nonché con le BCC della Penisola.
La storia bancaria della regione valdostana è particolare e i prodomi della Banca sono da collocare al 12 novembre 1978, quando venne istituita la Cassa Rurale ed Artigiana di Gressan (capitale sociale 45.280.000 lire), con atto a rogito notaio Chanoux Emilio di Aosta. Essendo Regione Autonoma però, si rese necessaria una legge regionale apposita per la costituzione definitiva della banca, che con Legge regionale n. 21 del 13 maggio 1980 completò l’iter burocratico, il quale doveva ancora ottenere però il nulla osta della Banca d’Italia, che giunse il 5 gennaio 1981; il gruppo promotore si attivò presso i soci e non soci per raggiungere il capitale minimo richiesto (80.000.000 lire). Finalmente, la Cassa Rurale ed Artigiana di Gressan iniziò la sua operatività il 4 gennaio 1982 con due dipendenti, nei locali del Municipio di Gressan, con arredi ed attrezzature regalate o cedute a costi minimi dalle consorelle del Piemonte. L’adesione alla Federazione del Piemonte comportò anche la diversa denominazione della stessa, che divenne Federazione del Piemonte e Valle d’Aosta, la quale sostenne il nascente istituto per i primi adempimenti e per l’operatività in generale.
La fine del XX secolo è connotata dalla nascita di diverse casse rurali (Cassa Rurale ed Artigiana di Saint-Christophe, Cassa Rurale ed Artigiana del Monte Bianco, Cassa Rurale ed Artigiana del Gran Paradiso). Nel 1993 entrò in vigore la nuova legge bancaria italiana, che sostituì il vecchio Testo unico bancario del 1936, determinando in particolare per le casse rurali un’evoluzione nell’operatività in generale: da casse rurali a banche di credito cooperativo, in altre parole banche a tutti gli effetti, concedendo loro le stesse opportunità operative di tutte le altre banche, salvo il territorio di competenza, che rimase legato al comune in cui sono presenti degli sportelli e nei comuni ad essi confinanti, oltre che l’operatività nei confronti dei soci in modo prevalente, in quanto cooperative. Questo passaggio fu determinante anche per le finalità e l’approccio che il nome stesso ridefiniva: infatti il credito cooperativo estese l’ambito operativo, oltre che all’artigianato e all’agricoltura, anche alle altre categorie sociali, ma con l’esplicito riferimento alla cooperazione.
Nel 1996 prende avvio il processo finale che porta all'istituzione della Banca di Credito Cooperativo Valdostana. La BCC di Gressan incorpora la BCC di Saint-Christophe, dando origine alla Banca di Credito Cooperativo di Gressan e Saint-Christophe (sede legale a Gressan, località Taxel). Parallelamente, vi è la fusione della BCC del Monte Bianco con la BCC del Gran Paradiso, che originano la Banca di Credito Cooperativo del Gran Paradiso-Monte Bianco (sede legale Saint-Pierre). Queste trasformazioni permettono anche di ridimensionare il vincolo con il mondo dell'artigianato e dell'agricolutura, indirizzandosi verso nuove tipologie di clienti. Infine, il 1° gennaio 2000 la BCC di Gressan e Saint-Christophe incorpora la BCC del Gran Paradiso-Monte Bianco, consentendo la costituzione della Banca di Credito Cooperativo Valdostana, attiva tutt'oggi. Nel corso del 2003 si consuma l'acquisizione da parte della BCC Valdostana della Banca della Valle d'Aosta (Banque de la Vallée d'Aoste), attiva nelle zone meridionali della regione, ora interessate dall'apertura di nuove filiali. Nel novembre 2008, invece, si assiste alla fusione per incorporazione della Banca di Credito Cooperativo di Fénis Nus e Saint Marcel nella BCC Valdostana, atto che permette a quest'ultima di essere l'unico riferimento per il credito cooperativo della regione.
Nel 2016, con la legge che ha indicato alle banche di credito cooperativo e alle casse rurali la direzione della creazione di gruppi bancari capaci di affrontare con maggiore solidità i cambiamenti del mondo del credito, la BCCV comincia un percorso di trasformazione, sempre fedele ai propri valori e alla propria missione di banca del territorio. Nell’ottobre 2018 l’Assemblea straordinaria di BCCV vota all’unanimità l’adesione della banca al gruppo bancario Cassa Centrale Banca, ultimo atto di un percorso che ha riformato il sistema del credito cooperativo in Italia.


Sede legale

  • Gressan (AO) [località Taxel n. 26]

Capitale sociale

  • [12 novembre 1978] 45.280.000 Lire italiane
  • [5 gennaio 1981] 80.000.000 Lire italiane
  • [31 dicembre 2000] 3.420.530.000 Lire italiane
  • [31 dicembre 2014] 6.088.176,00 Euro
  • [31 dicembre 2021] 6.335.902,08 Euro

Forma giuridica

  • [12 novembre 1978] Società cooperativa

Categoria bancaria

  • [12 novembre 1978] Cassa rurale e artigiana
  • [1993] Banca di credito cooperativo

Fonti bibliografiche

  • Gazzetta ufficiale della Repubblica italiana, dal 1946 (27 novembre 1999)
  • ABI, Annuario delle banche e finanziarie, dal 1994
  • Preti Paolo, Il meglio del piccolo. L'Italia delle PMI: un modello originale di sviluppo per il paese, Milano, Egea, 2011

Autore: Carlo Bazzani | Ultima modifica: 19 aprile 2023