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Cassa di Risparmio di Savona

Savona (SV)

Data di costituzione: 20 novembre 1840

Data di incorporazione: 23 novembre 2015

Savona (SV)

La prima notizia ufficiale relativa alla volontà di istituire una Cassa di Risparmio a Savona risale al settembre 1838, quando l’avvocato Giuseppe Nervi annuncia che è maturato un progetto di fondazione all’interno della Società di Incoraggiamento. Tale progetto vuole seguire l’esempio delle Casse costituitesi in altre città della penisola, ma anche in altre parti d’Europa. L’idea primigenia è quella di innestare l’amministrazione della costituenda Cassa in quella del Monte di Pietà cittadino, come avvenuto anche in altre località del Regno di Sardegna, tra cui Pinerolo, Bra, La Spezia e Genova. Tuttavia, l’approvazione governativa è piuttosto lenta e arriva solo il 20 novembre 1840. L’avvio delle attività risulta tutt'altro che immediato, essendo la Cassa effettivamente inaugurata nel gennaio 1841, nei locali del Monte di Pietà. In un contesto creditizio ancora arretrato come quello savonese di quel periodo, la Cassa rappresenta un elemento di novità, anche perché è aperta a chiunque, senza distinzione di classe, ma con la condizione che fosse “un piccolo risparmiatore” (art. 15 dello Statuto: “Nessuno potrà depositare più di venti lire per settimana, né più di 500 per anno”). Lo sportello per i depositi è aperto solo alla domenica, per favorire il flusso dei lavoratori. Il profilo dei fruitori dell’ente è quello dei piccoli proprietari, ecclesiastici, impiegati, commercianti, mentre risultano pochi gli artigiani, i professionisti, gli agricoltori. La Cassa con l’avvio delle sue attività si inserisce, in generale, in un periodo di vivace sviluppo dei sistemi di supporto sociale nel savonese, incoraggiato anche dal vescovo Agostino Maria De Mari. L’ente riscuote buon successo, come dimostra l’andamento dei depositi, nonostante una serie di difficoltà che si presentano negli anni della Prima guerra di indipendenza e poi nel decennio preunitario. Gli anni Sessanta dell’Ottocento, invece, rappresentano un momento di regresso per il contesto politico, istituzionale ed economico del savonese, perché la città perde il ruolo di capoluogo di provincia, diventando subordinata amministrativamente a Genova. Sono comunque gli anni del grande sviluppo delle infrastrutture ferroviarie e l’avvio di alcune importanti attività imprenditoriali, nonché dell’emergere delle esigenze di migliorie del porto. Gli anni Settanta rappresentano per la Liguria un decennio di grande sviluppo del settore creditizio, specie a Genova, finalizzato al sostegno dell’industria e del commercio. Anche a Savona, sull’onda delle fondazioni genovesi, vengono costituite alcune banche: la Banca di Savona, La Banca Mutua Popolare di Savona e la Banca Marittima di Savona. La Cassa di Risparmio rimane estranea di fatto alle speculazioni e alle attività del periodo del boom bancario, anche se alcuni protagonisti delle vicende bancarie di altri istituti sono anche fra gli amministratori della Cassa. In generale, l’ente manca di dinamismo, aspetto questo che lo preserva però dai rischi che quel periodo ha rappresentato per gli altri istituti di credito. La Legge 15 luglio 1888 n. 5546 riordina la normativa riguardante le casse di risparmio, decidendo che questi enti non sono opere pie o enti assistenziali, favorendone invece uno sviluppo in senso bancario. All’inizio degli anni Novanta la crisi del settore bancario è evidente anche a Savona. Nel gennaio 1891 alcune banche savonesi sospendono i pagamenti e il panico sulla piazza è grande ed anche per la Cassa si presenta una congiuntura complessa, per il timore che i depositanti ritirino i propri risparmi.
Nei primi decenni del Novecento la Cassa di Savona ha uno sviluppo lento e si concentra specialmente nell’area cittadina. Questa lentezza e il fatto che non sia un istituto destinato al credito alla media e grande impresa, tuttavia, le consente di superare alcune crisi, come quella del 1907 che colpisce in modo feroce il contesto ligure e quella a cavallo fra gli anni Venti e Trenta. Nello specifico, dalla crisi del 1907 le casse di risparmio escono non particolarmente danneggiate, grazie alla sostanziale estraneità nei confronti delle speculazioni finanziarie e industriali. Negli anni del primo conflitto mondiale incrementano i depositi e si assiste a un evidente aumento del numero dei clienti. I depositi in quel periodo vengono per lo più investiti in buoni del tesoro, la cui emissione è crescente a causa delle esigenze belliche. Nel 1927 viene decretato l’acquisto della nuova sede che deve rappresentare anche visivamente un ente moderno che sostiene lo sviluppo della città. In generale, quegli anni sono caratterizzati da una serie di novità per la Cassa anche dal punto di vista amministrativo e gestionale. Viene aperta, inoltre, la prima filiale ad Altare. In quel periodo, dunque, la Cassa aumenta il suo ruolo all’interno del sistema creditizio territoriale, da un lato vedendo cresciuti clienti e depositi, dall’altra supportando con il credito i settori produttivi locali. Nonostante alcune difficoltà la Cassa supera il periodo di crisi dei primi anni Trenta e dalle visite ispettive viene giudicata solida e ben amministrata.
È poi a partire dagli anni Trenta, al superamento della crisi, che la Cassa si rafforza nel contesto del sistema creditizio e finanziario non solo della città ma dell’intero territorio. Si avvia dunque un processo di apertura di nuovi sportelli che porta l’istituto a espandersi in Valle Bormida e nella Riviera di Ponente. Fra gli anni Trenta e Quaranta sono aperte le filiali di Vado Ligure, Cairo Montenotte, Millesimo e Ceriale. Tale tendenza espansiva si è consolidata poi nei decenni successivi. Dopo la congiuntura nefasta del secondo conflitto mondiale e del periodo dell’immediato dopoguerra, la Cassa sviluppa nuove prospettive di crescita attraverso l’impegno della ricostruzione. Nel 1950 a seguito del Decreto ministeriale 4 marzo 1950 avviene l’incorporazione del Monte di credito su pegno di Savona nella Cassa di Risparmio di Savona. La Cassa si impegna a continuare l’esercizio del credito pignoratizio a mezzo di una propria agenzia, da aprire nei locali che erano del Monte - incorporazione Monte di Pietà (v. fonti - Gazzetta Ufficiale). Nei decenni Sessanta e Settanta la Cassa di Risparmio diventa una vera protagonista del supporto alle attività produttive del territorio sia industriali sia turistiche, ma anche per i singoli risparmiatori. Attraverso il Microcredito Ligure, diventa – assieme alle Casse di Risparmio di Genova e di La Spezia – un attore principale della filiera produttiva ligure legata alla piccola e media impresa. Nel 1991 quando con la Legge Amato si è provveduto alla ristrutturazione del sistema creditizio poi ridefinito dalla cosiddetta Legge Ciampi (Legge 30 luglio 1990, n. 128 e dal Decreto Legislativo 20 novembre 1990 n. 356) l’attività filantropica della Cassa di Risparmio è scorporata da quella bancaria, dando vita alla Fondazione Cassa di Risparmio di Savona, poi ridenominata Fondazione Agostino De Mari. Nel 2000 la Cassa di Risparmio di Savona è entrata a far parte del Gruppo Carige che ne ha rilevato il 95% delle quote. Il 23 novembre 2015 la banca è incorporata nella Banca Carige, che ha così acquisito tutte le sue 45 ex filiali Carisa.


Sede legale

  • Savona (SV) [La prima sede è presso il Monte di Pietà di Savona, successivamente in corso Italia n. 10.]

Forma giuridica

  • [20 novembre 1840] Ente morale

Categoria bancaria

  • [20 novembre 1840] Cassa di risparmio ordinaria

Fonti archivistiche

  • ASBI - Archivio storico Banca d'Italia (Roma)
    Fondo Banca d'Italia, sottofondo Vigilanza (1926-1961)
    Vigilanza sulle Agenzie di Credito, pratt., n. 2736, fasc. 1-2
  • ASBI - Archivio storico Banca d'Italia (Roma)
    Fondo Banca d'Italia, sottofondo Vigilanza (1926-1961)
    Vigilanza sulle Agenzie di Credito, pratt., n. 2737, fasc. 1-2
  • ASBI - Archivio storico Banca d'Italia (Roma)
    Fondo Banca d'Italia, sottofondo Vigilanza (1926-1961)
    Vigilanza sulle Agenzie di Credito, pratt., n. 2738, fasc. 1
  • ASBI - Archivio storico Banca d'Italia (Roma)
    Fondo Banca d'Italia, sottofondo Vigilanza (1926-1961)
    Vigilanza sulle Agenzie di Credito, pratt., n. 2739, fasc. 1
  • ASBI - Archivio storico Banca d'Italia (Roma)
    Fondo Banca d'Italia, sottofondo Vigilanza (1926-1961)
    Vigilanza sulle Agenzie di Credito, pratt., n. 2740, fasc. 1
  • ASBI - Archivio storico Banca d'Italia (Roma)
    Fondo Banca d'Italia, sottofondo Vigilanza (1926-1961)
    Vigilanza sulle Agenzie di Credito, pratt., n. 2742, fasc. 1
  • ASBI - Archivio storico Banca d'Italia (Roma)
    Relazioni e Bilanci
    Relazioni e Bilanci, pratt., n. 609, fasc. 15

Fonti bibliografiche

  • Guida generale delle due provincie di Genova e Porto Maurizio. Anno 1873-74, Ticozzi Luigi, Milano, Tipografia e stereotipia della “guida generale d’Italia”, 1874
  • MAIC, Le Casse ordinarie di Risparmio in Italia dal 1822 al 1904. Notizie storiche presentate all'Esposizione di Milano del 1906, Roma, Tipografia Nazionale di Giovanni Bertero e C., 1906
  • Guida commerciale d'Italia e delle colonie italiane all'estero, Roma, 1908
  • ABI, Annuario delle aziende di credito e finanziarie, dal 1921 al 1993 (1964-1965, Roma, 1965)
  • ABI, Annuario delle aziende di credito e finanziarie, dal 1921 al 1993 (1950-1951, Roma, 1951)
  • Gozzini Umberto, Dizionario delle banche, banchieri e casse di risparmio d'Italia, Ancona, Stab. Tipografico del commercio, 1924
  • Gazzetta ufficiale della Repubblica italiana, dal 1946 (martedì 21 marzo 1950, anno 91, numero 67)
  • Bonelli Franco, La crisi del 1907. Una tappa dello sviluppo industriale italiano, Torino, Fondazione Luigi Einaudi, 1971
  • Malandra Guido, Inventari degli archivi della Cassa di risparmio e del Monte di pietà di Savona (1479-1945), Savona, Coop Tipograf, 1984
  • ABI, Repertorio storico delle aziende di credito, Roma, 1990
  • Cesarini Francesco Secondo, 1990: 150° di fondazione della Cassa di risparmio di Savona. Note storiche dal 1840 ai giorni nostri, Savona, Associazione savonese A campanassa, 1991
  • Assereto Giovanni, Cassa di Risparmio di Savona 1840/1990. Centocinquant'anni di storia, Savona, Cassa di Risparmio di Savona, 1991

Soggetto incorporato

Soggetto incorporante

· Banca Carige Spa

Albero genealogico

Autore: Luciano Maffi | Ultima modifica: 01 gennaio 2023