Data di costituzione: 1479
Data di incorporazione: 1949
Il Monte di Pietà di Savona ha origini quattrocentesche. La bolla di fondazione di Sisto IV (Francesco della Rovere, originario del savonese) è del 1479. Il papa prevede che al Monte di Pietà possano ricorrere non solo i poveri, ma anche persone appartenenti a strati sociali più elevati che, per ragioni contingenti, avrebbero potuto essere preda dell’usura. L'attività del Monte di Savona prosegue poi nei secoli successivi, rappresentando una importante istituzione cittadina all'interno dei sistemi di supporto sociale.
Nel corso dell’Ottocento le vicende del Monte si intrecciano con quelle della Cassa di Risparmio, quando l’idea primigenia per la fondazione della Cassa è quella di innestarne l’amministrazione in quella del Monte di Pietà cittadino, come avvenuto anche in altre località del Regno di Sardegna, tra cui Pinerolo, Bra, La Spezia e Genova. La Cassa è effettivamente inaugurata nel gennaio 1841 all'interno dei locali del Monte di Pietà. Negli ultimi decenni del secolo la normativa su Casse di Risparmio e Monti di Pietà prevede che siano ben distinti. A questo proposito, la Legge 15 luglio 1888 sancisce la separazione dei due enti e che ciascuna istituzione produca il suo regolamento, il suo bilancio e abbia il suo patrimonio.
Il 28 gennaio 1904, con Regio Decreto, viene approvato lo Statuto organico del Monte di Pietà di Savona (v. sotto fonti - Gazzetta Ufficiale). Successivamente Il Monte di credito su pegno è riordinato in base al Regio Decreto 25 maggio 1939, con il nuovo Statuto approvato il 26 maggio 1941. Il Monte che in precedenza era stato fiorente, negli anni Quaranta, sia nel corso della guerra sia successivamente, si dimostra un istituto poco vitale. Durante la Seconda guerra mondiale, nel corso dei bombardamenti, la sede è danneggiata e va distrutto parte dell’archivio, anche per quanto riguarda i codici più antichi. Negli anni Quaranta il Monte presenta costantemente esercizi con leggere passività e parecchie criticità. Esso risulta chiuso al pubblico a partire dal 29 dicembre 1947, a causa dello sciopero dei 5 dipendenti che non ricevono stipendio, peraltro molto basso. Tale situazione trova eco nella stampa locale, poiché il non funzionamento del Monte reca gravissimo disagio ai più poveri. Lo sciopero cessa il 5 febbraio 1948, quando i dipendenti riprendono il lavoro, indotti dai locali organi sindacali che hanno corrisposto un sussidio di 6.000 lire per ognuno. Nel 1948 le condizioni dell’ente restano tuttavia molto precarie e i suoi amministratori riconoscono l’assoluta necessità dell’incorporazione del Monte nella locale Cassa di Risparmio. Il 21 novembre 1949, con Decreto del Presidente della Repubblica n. 1089, avviene l’incorporazione del Monte di credito su pegno di Savona nella Cassa di Risparmio di Savona. La Cassa si impegna a continuare l’esercizio del credito pignoratizio a mezzo di una propria agenzia, da aprire nei locali che erano del Monte.
Sede legale
Forma giuridica
Categoria bancaria
Fonti archivistiche
Fonti bibliografiche
Autore: Luciano Maffi | Ultima modifica: 01 gennaio 2023