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Banca di Credito Cooperativo di Alba, Langhe, Roero e del Canavese Società Cooperativa

Diano d'Alba (CN); Alba (CN)

Data di costituzione: 20 ottobre 1895

Diano d'Alba (CN); Alba (CN)
In attività

Altre denominazioni

  • Cassa Rurale Prestiti dell'Unione Agricola [1895]
  • Cassa Rurale e Artigiana di Diano d'Alba [1938]
  • Banca di Credito Cooperativo di Diano d'Alba [1994]
  • Banca di Credito Cooperativo di Alba, Langhe, Roero e del Canavese Società Cooperativa [2012]

Il 20 ottobre 1895, di fronte a 34 soci, veniva costituita la Cassa Rurale Prestiti dell’Unione Agricola allo scopo di “elargire il credito ai propri Soci per migliorare la loro condizione, e se ne procaccia i mezzi contraendo prestiti fruttiferi solidariamente garantiti, e ricevendo denari in deposito ad interesse“. Così come era stato per la precedente Cassa Prestiti, anche in questo caso l’iniziativa era stata validamente sostenuta dall’avvocato Oddero. D’ispirazione liberale, già nel 1897 la Cassa portava a 10.000 lire la cifra dei finanziamenti richiesti alla Cassa di Risparmio di Alba e tale cifra era destinata ad aumentare nel periodo seguente quando verrà chiesta alla Cassa di Risparmio di Cuneo. Sul finire del secolo, con il numero di soci in crescita, la Cassa ricevette per il suo buon funzionamento una “menzione onorevole“ nell’ambito dell’Esposizione Nazionale di Torino. Intorno al 1910, i soci erano ormai più di cento, e la Cassa li aveva supportati nel far fronte alle avversità meteorologiche e alle malattie come la fillossera che minacciavano la viticoltura e continuava a finanziare l’Unione Agricola per l’acquisto di prodotti, attrezzi e macchine per l’agricoltura. Superato il primo conflitto mondiale, anche negli anni Venti la Cassa continuò a crescere e questo anche a scapito dell’analoga iniziativa di matrice cattolica che operava nel piccolo centro dell’Albese. Nel 1932, allorché dopo la liquidazione della Cassa cattolica rappresentava l’unico sodalizio cooperativo per il credito operante a Diano d’Alba, venne inaugurato un vero e proprio ufficio a Casa Busca in via Umberto n. 2. Nel periodo della Ricostruzione e più avanti agli inizi del cosiddetto “miracolo economico“, la Cassa non mancò di sostenere l’economia locale anche attraverso la celebrazione della “Giornata del risparmio“ che si teneva a fine ottobre con la partecipazione di tutte le scuole. A questa, non sarebbe mai mancato il sostegno ai Comuni di Diano e Montelupo, alle istituzioni scolastiche dei due paesi, alla Fiera del Bestiame di San Bonaventura di Montelupo e quella di Valle Talloria, alla parrocchia di Ricca e, infine, all’Ente Fiera Vini di Diano. Nell’autunno del 1959, venne inaugurata la nuova sede di piazza Trento e Trieste. Nell’ottobre 1968 aderì alla Federazione Piemontese delle Casse Rurali ed Artigiane, che si era costituita nel 1966, per poter collaborare con le altre casse piemontesi alla diffusione e crescita della cultura creditizia cooperativa. La crescita della dimensione della Cassa e il maggior numero di soci portò ad un nuovo trasferimento nella più ampia sede di via Marconi n. 3. Si era nel 1978 proprio quando, dietro domanda di alcuni operatori economici, la Cassa iniziava a operare anche fuori dal Comune di Diano. Nel frattempo, si erano intensificate una serie di attività volte al sostegno delle tante imprese artigiane nate nel corso degli anni e non a caso nel 1981 entrò in funzione l’ufficio posto in frazione Ricca dove erano localizzate la maggioranza di queste aziende. L’espansione territoriale proseguì anche nei primi anni Novanta attraverso l’apertura di nuovi sportelli nel quartiere Moretta di Alba, a Mango e a Santo Stefano Belbo. Nel 1994 la Cassa diventava Banca di Credito Cooperativo. Nella seconda metà degli anni Novanta, considerando il sovrapporsi delle loro principali aree operative, la liberalizzazione degli sportelli e la presenza di grandi istituti bancari in piccoli centri, le Banche di credito cooperativo di Diano, Vezza e Gallo Grinzane Cavour iniziarono a prendere in esame la possibilità di unirsi per creare un nuovo soggetto bancario. A seguito della fusione volontaria con il Credito di Vezza e con quello di Gallo Grinzane Cavour nasceva, nell’autunno del 1998, la Banca di Credito Cooperativo di Alba, Langhe e Roero - in forma abbreviata: “Banca d’Alba credito cooperativo".
Insieme alla nuova sede in corso Italia n. 4 in Alba, la nuova banca poteva contare su 19 filiali tra Langhe, Roero e Astigiano, quasi 7.400 soci e 175 dipendenti. Già dal 1999, la Banca d'Alba avviava una strategia di espansione territoriale che la portava ad aprire la filiale di Torino e quelle di Cortemilia e di Villanova d’Asti. Nel dicembre del 2001, inoltre, veniva incorporata la BCC del Savonese Albenga e questo significava l'ingresso nel ponente ligure attraverso le filiali di Albenga, Alassio e Villanova d’Albenga. Negli anni seguenti, l'apertura di nuovi sportelli rafforzava la presenza della banca nel Monferrato e in Liguria. Nel 2004, grazie all'incorporazione della Creribanco Credito Cooperativo di Alessandria, la Banca d'Alba allargò il suo raggio d'azione all'Alessandrino e completò la copertura del territorio delle colline del vino, Acquese compreso. La strategia di espansione territoriale sarebbe proseguita anche nel periodo successivo tra Piemonte e Liguria. Nel 2010, nel breve volgere di poco più di un decennio, le filiali erano passate dalle 19 iniziali alle 56, i dipendenti superavano i 400 e i soci erano cresciuti dai 7.400 agli oltre 35.000. Nel 2012, in seguito alla fusione con la Banca del Canavese, è stata assunta la nuova denominazione Banca di Credito Cooperativo di Alba, Langhe, Roero e Canavese. Cinque anni più tardi, nel corso del 2017, la banca ha assorbito RivaBanca di Rivarolo Canavese. La crescita della Banca d'Alba è proseguita anche nel secondo decennio attraverso l'apertura di nuove filiali - sono adesso 73 - tra Liguria, con la sede distaccata di Genova, e Piemonte, comprese le due agenzie inaugurate nella provincia del Verbano Cusio Ossola. Anche il numero dei soci ha continuato a crescere senza interruzioni e ad oggi sono oltre 61.000 di cui il 10% è “Under 30“. Questi numeri fanno della Banca d'Alba il primo istituto di credito cooperativo in Italia.


Sede legale

  • Diano d'Alba (CN)
  • Alba (CN)

Forma giuridica

  • [1895] Società cooperativa a responsabilità illimitata
  • [1989] Società consortile a responsabilità limitata
  • [1998] Società a responsabilità limitata
  • [2012] Società cooperativa

Categoria bancaria

  • [1895] Cassa rurale
  • [1996] Banca di credito cooperativo

Fonti archivistiche

  • Camera di Commercio di Cuneo (Cuneo)
    Camera di commercio di Cuneo, Registro imprese - Fascicoli
    rea 44644
  • Archivio per la storia del movimento sociale cattolico in Italia "Mario Romani" (Milano)
    Atti costitutivi di cooperative di credito (credito cooperativo cattolico e casse rurali in Italia fino al 1920)
    b. 1, f. 2

Fonti bibliografiche

  • la Repubblica, dal 1976 (25 aprile 2022, edizione on line di Torino)
  • Bosca Donato, Diano un secolo di cooperazione. Storia della Cassa rurale e artigiana di Diano d'Alba nel primo centenario di attività, in Diano, il paese rivoltato, Diano d'Alba, Cassa Rurale ed Artigiana, 1986
  • Ianniello Attilio, Banca d'Alba. La storia, la comunità, il territorio, Alba, Banca d'Alba, 2011

Autore: Geoffrey Pizzorni | Ultima modifica: 19 aprile 2023